La scelta di tradurre alcuni capitoli delle Quindici lezioni sulle opere di Lu Xun è stata dettata anche dal fatto che il suo autore, il professor 钱理群 Qian Liqun, è uno degli studiosi che sono riusciti a penetrare negli strati più profondi del pensiero poetico di Lu Xun e che perciò sono in grado di rendere le sue idee accessibili a tutti.

Intellettuale di rilievo nel panorama culturale cinese a partire dagli anni Ottanta, i suoi studi abbracciano vari aspetti dell’esperienza cinese del XX secolo: dalla società al pensiero, dalla storia della letteratura alla crisi d’identità degli intellettuali contemporanei;1)Uno dei meriti principali di Qian Liqun è quello di aver avviato – insieme a Huang Ziping e Chen Pingyuan – un ripensamento degli studi sulla storia della letteratura cinese moderna e una riscrittura della stessa, in un periodo in cui il mondo accademico attraversava una fase di riadattamento in risposta ai recenti cambiamenti storici. Il concetto di letteratura cinese del XX secolo (“20世纪中国文学” “Ershi shiji zhongguo wenxue”), proposto da Qian Liqun e dagli altri nel 1985, ha infatti liberato lo studio della letteratura cinese moderna dalla forte connotazione ideologica che aveva avuto nell’epoca maoista, affermando l’indipendenza della disciplina dalla narrazione della storia rivoluzionaria del periodo precedente. ma il suo nome è associato prima di tutto a Lu Xun. Le circostanze particolari in cui è venuto a contatto con le opere del grande scrittore sono alla base di una visione nuova e personale di Lu Xun e di un approccio distintivo alle sue opere, guidato dalle sensazioni che queste suscitano direttamente nel lettore e basato sul dialogo con l’oggetto di studio. Inoltre, questa sua lettura di Lu Xun non è mai stata fine a se stessa: l’obiettivo che fin dall’inizio ha affiancato la ricerca di Qian Liqun è quello di diffondere tra i suoi connazionali (in particolar modo i più giovani) lo spirito di Lu Xun, che per l’originalità del suo pensiero è da lui considerato come una fonte spirituale alla quale si può sempre ritornare per nuove ispirazioni e creazioni. A questo obiettivo Qian Liqun ha dedicato buona parte della sua vita, prima nell’ambito universitario e poi tra la gente e nelle scuole dei villaggi, sviluppando così un metodo d’insegnamento decisamente stimolante e che incoraggia la riflessione.

Dei suoi numerosi volumi su Lu Xun, Quindici lezioni sulle opere di Lu Xun (Lu Xun zuopin shiwu jiang 鲁迅作品十五讲), pubblicato nel 2003 dalla Casa editrice dell’Università di Pechino, è sicuramente uno dei più significativi perché rappresenta un po’ la sintesi dalla lunga esperienza di Qian Liqun nel campo della ricerca e dell’insegnamento. Il volume è pensato infatti come testo di riferimento per i corsi universitari e vuole essere un’introduzione alla lettura di Lu Xun: può essere dunque di aiuto e di ispirazione per la comprensione, mai agevole, dello scrittore anche da parte dei lettori non cinesi.

Ho scelto di tradurre i capitoli (sesto, settimo, undicesimo e tredicesimo) a mio parere più rappresentativi del metodo di Qian Liqun e che mi sembra forniscano un contributo importante alla comprensione di Lu Xun, ma è bene precisare che le lezioni sono complementari tra loro e solo la lettura di tutte e quindici può fornire un quadro completo dell’analisi di Lu Xun da parte dell’autore. Infatti, la scelta nella ripartizione dei testi tra le lezioni – ognuna si occupa di opere anche molto diverse tra loro per argomento, forma letteraria, periodo di composizione e intenzione dell’autore – permette a Qian Liqun, non solo di mettere in evidenza i temi ricorrenti nelle opere di Lu Xun, ma anche di mostrare il collegamento tra di loro e quindi di far emergere il filo continuo che percorre tutta la produzione, apparentemente frammentaria, dello scrittore. E questo è sicuramente un aiuto prezioso nella comprensione del complesso e affascinante sistema di pensiero di Lu Xun, che può essere penetrato veramente solo attraverso la lettura globale – e aggiungerei costante – di tutta la sua produzione letteraria.

In alcuni casi i testi analizzati all’interno di una lezione sono accomunati dal tema trattato, come ad esempio nella seconda (鲁迅笔下的两个鬼 Lu Xun bixia de liangge gui, Due spettri della penna di Lu Xun), in cui Qian Liqun evidenzia come, nei periodi in cui si sentiva più vicino alla morte, Lu Xun tendeva sempre a “ritornare alle proprie radici” e come l’esperienza della morte e i ricordi d’infanzia convergono nel tema degli spiriti (鬼 gui), espressione dei desideri e frutto dell’immaginazione popolare; o anche nel caso della decima lezione (走出瞒和骗的大泽 Zouchu manhepiande daze, Uscire dal grande pantano dei segreti e degli inganni), in cui analizza testi che ruotano attorno alla figura dei «falsi combattenti» (伪士 weishi), sottolineando come Lu Xun fosse sempre pronto a smascherarli. I testi presi in esame nella terza lezione (Alla berlina, Kong Yiji, Il sacrificio di capodanno, Medicina), invece, presentano tutti la dinamica del rapporto 看客/被看者 kanke/beikanzhe (spettatori/chi viene guardato) nella quale è racchiusa la critica di Lu Xun al “carattere nazionale cinese”; il fatto interessante è che Qian Liqun indirizza la nostra attenzione alla sovrapposizione di punti di vista e alla complessità delle declinazioni di questo rapporto, per farci capire come queste tendano in tutti i casi allo stesso obiettivo: indurre il lettore a dubitare di se stesso e a chiedersi se anche lui non sia, o non stia diventando, uno spettatore. Altre volte Qian Liqun prende in esame i testi riuniti in una stessa raccolta; è questo il caso della quinta lezione, nella quale l’autore si sofferma su vari racconti della raccolta 故事新编 Gushi xinbian (Antiche storie rinarrate) per mostrare la straordinaria immaginazione di Lu Xun nel rielaborare miti, storie e leggende della tradizione cinese; della quattordicesima lezione, che prende in esame vari saggi dalle raccolte 准风月谈 Zhunfeng yuetan (Chiacchiere consentite sul vento e sulla luna), 伪自由书 Wei ziyou shu (La falsa libertà) e 花边文学 Huabian wenxue (Letteratura zigrinata), in cui Lu Xun, partendo dalla riflessione su varie notizie apparse sui giornali dell’epoca, arriva a individuare e delineare dei “tipi” all’interno della società della Shanghai degli anni Trenta; e delle lezioni sei e sette, interamente dedicate alla raccolta Erbe selvatiche, l’opera forse più personale dello scrittore, nella quale è condensata la sua filosofia di vita.

Uno dei motivi che ha fatto ricadere la scelta dei capitoli da tradurre su questi ultimi è che Erbe selvatiche è un’opera significativa e indispensabile per Qian Liqun, che la definisce “una finestra dalla quale osservare un po’ più da vicino l’anima di Lu Xun”.2)Qian Liqun 钱理群, “Wudi panhuang” 无地彷徨 [Nessun posto in cui errare], Aisixiang. http://www.aisixiang.com/data/120431.html, 03/2020 (consultato il 10/09/2021). D’altronde, fin dal suo primo “incontro con Lu Xun”,3)Li Yuyang 李浴洋, “Shijian jingshen yu ‘zhijian’yishi­­——Qian Liqun he tade ‘Anshun jingyan’” 实践精神与之间意识——钱理群和他的安顺经验” [Spirito pratico e consapevolezza dello “stare tra”: Qian Liqun e la sua “esperienza di Anshun”], China Academic Journals (CD Edition) Electronic Publishing House Co., Ltd. l’intento dichiarato di Qian Liqun è sempre stato quello di restituire il vero Lu Xun: un Lu Xun reale e attuale, quasi “vivente”, e non il ritratto statico, così come canonizzato nel corso della storia, dell’eroe (pioniere e intellettuale rivoluzionario) Lu Xun. Qian Liqun è interessato soprattutto all’uomo con tutte le sue sfaccettature e soprattutto con le sue emozioni; ed è questa, per lui, la chiave di lettura principale di Lu Xun: svelare il suo mondo interiore, restituirgli la sua ricchezza spirituale e anche emotiva. In che modo? Avvicinandosi a lui proprio attraverso le emozioni: pur non negando l’importanza e il valore dell’analisi e del ragionamento, Qian Liqun enfatizza la valenza forse maggiore delle sensazioni immediate che il testo suscita nel lettore, la ricchezza e la sincerità delle reazioni emotive, rispetto all’astrazione spesso semplificatrice (e sempre facilmente fuorviabile) del ragionamento.4)Qian Liqun 钱理群, Yu Lu Xun xiangyu 与鲁迅相遇 [Incontro con Lu Xun], Beijing, Sanlian shudian, 2003, 11 cit. in DAVIES Gloria, Worrying about China: The Languange of Chinese Critical Inquiry, Cambridge, Mass., Harvard University Press, 2007. Questa “lettura emozionale” dunque, precedendola, dovrebbe salvaguardare l’analisi, che pure è indispensabile, dalle interferenze “esterne” (politiche, ideologiche). In altre parole, per contrastare gli effetti negativi della lettura politica e dogmatica di Lu Xun che ha prevalso nel periodo maoista, Qian Liqun afferma l’importanza della sensazione nel processo interpretativo e difende una lettura che difficilmente può essere distorta o falsata perché non si appoggia ad alcuna forza esterna ma solo a quanto di più soggettivo esiste: le emozioni. Solo se la lettura si configura come atto individuale libero da preconcetti può avvenire il vero incontro (o scontro) con Lu Xun. In Qian Liqun, la lettura di questo grande scrittore assume quindi i caratteri di un percorso spirituale alla riscoperta del proprio io indipendente, un cammino verso la liberazione dalla schiavitù mentale.

Il metodo di Qian Liqun di avvicinamento per mezzo della sensibilità, della lettura attenta del testo che mira, non a decifrare, ma ad apprezzare l’opera d’arte, risulta forse il più sensato e incisivo nel caso di un’opera come Erbe selvatiche che, con il suo stile libero, il simbolismo, le immagini irrazionali, l’intensità emotiva e anche l’ambiguità, impone al lettore di sottomettersi solo alla logica poetica – e a nient’altro – per leggere fino in fondo all’anima di Lu Xun. Le emozioni e le idee alla base dei componimenti di Erbe Selvatiche nascono dal dilemma dell’intellettuale che vive la crisi profonda del proprio ideale, in un periodo di caos politico, militare ed economico in cui il divario tra società e intellettuali impediva a questi ultimi di “fare luce”. Dalla sua prospettiva originale, Qian Liqun ci fa vedere in che modo Lu Xun sceglie di affrontare il suo inesprimibile dilemma interiore: esprimendolo a parole, e in maniera creativa.5)Li Yuyang 李浴洋, “Chengdan yishi yu xingdong jingshen –– ‘Qian Liqun Lu Xun’ de tichu jiqi hexin yihan” 承担意识与行动精神——“钱理群鲁迅”的提出及其核心义涵 [Consapevolezza impegnata e spirito d’azione: la proposta e il significato centrale del “Lu Xun di Qian Liqun”], Wenyi zhengming. https://www.sohu.com/a/212114012_816900, 12/2017 (consultato il 10/09/2021). L’andamento dilemmatico, che rispecchia e sintetizza il dilemma interiore di Lu Xun tra ideale e reale, tra sé e gli altri ecc., è uno dei tanti spetti modernistici di Erbe selvatiche, assieme alla rappresentazione impressionistica – anche a livello sintattico – della realtà, della natura e degli stati d’animo, all’immaginazione surrealistica e al ricco simbolismo attraverso cui è espresso il contenuto filosofico dei componimenti; tuttavia, l’innovazione più profonda e importante è quella che ha luogo a livello linguistico. Lu Xun, che era un propugnatore della bellezza e della musicalità del baihua, del cinese vernacolare, in questi componimenti porta all’estremo l’espressività della lingua: il linguaggio di Erbe selvatiche, netto e profondo, epigrammatico ma raffinato, nella sua immaginazione innovatrice nasconde e rivela, con un effetto quasi straniante. Qian Liqun lo definisce un “discorso letterario personale”: come se Lu Xun, nel profondo della sua introspezione, si dimenticasse del lettore e, nel tentativo di superare l’inadeguatezza della lingua ad esprimere i suoi conflitti interiori, arrivasse a trasformarla e ad arricchirla attraverso il processo creativo. Lu Xun non solo si è sforzato di sottoporre ad esame i suoi conflitti e le sue tensioni interne, ma è anche riuscito a condensarli in idee e visioni molto profonde che forniscono ai lettori un’intuizione dell’essenza spesso ambigua e paradossale dell’esperienza umana: tramite, dunque – e non via d’uscita – che ci scaraventa direttamente al centro delle contraddizioni dell’esistenza umana.

Qian Liqun va spesso alla ricerca di quelle immagini ricorrenti, quasi inconsce, che sono espressione del mondo artistico e spirituale di Lu Xun perché condensano la sua originale percezione e comprensione della realtà e dell’esistenza. Una di queste immagini peculiari è il «fuoco morto», che è anche il titolo di uno dei componimenti della raccolta analizzato nella sesta lezione. Il dilemma del fuoco morto, che deve decidere se bruciare fino a consumarsi tutto o se congelare fino all’estinzione, simboleggia la scelta che ogni uomo deve affrontare tra una vita piena e una vita vuota, tra una vita vissuta adoperandosi e un “morire senza aver vissuto”: rivela il dramma e l’impotenza dell’esistenza umana. Nei componimenti analizzati nella settima lezione, invece, Qian Liqun sottolinea la critica, la negazione e il rifiuto dell’ordine sociale e ideologico esistenti, della logica e dell’esperienza convenzionali, del discorso monopolizzato, di tutti i legami e i rapporti di dipendenza, del (falso) stato di tranquillità e di pace che soffoca e logora la vitalità dell’esistenza e porta all’invecchiamento dell’anima, persino di se stessi (del sé che si conforma alle convenzioni). La rilevanza delle intuizioni artistiche di Lu Xun sui conflitti ontologici per la nostra comprensione della condizione culturale contemporanea è innegabile: questa raccolta, oltre a mostrare il vero Lu Xun, e quindi ad essere necessaria per comprendere la sua eredità intellettuale e letteraria, ha anche un valore universale perché la sua lettura apre nuovi spazi alla comprensione e all’esplorazione del mondo reale.

Più della metà del volume è dedicata alla produzione saggistica di Lu Xun, alla quale Qian Liqun dà un’importanza notevole in quanto fonte inestimabile di informazioni sulla società e la cultura cinese dell’epoca e, ancor più importante, di ispirazione per la riflessione sui problemi e sulla realtà a noi contemporanei. I saggi di Lu Xun, sebbene incentrati sulla realtà a quest’ultimo contemporanea e sulla critica di quella realtà, non perdono, a distanza di tempo, la loro attualità perché contengono molte riflessioni che trascendono il momento storico in cui sono fatte e si rivelano quindi scoperte inaspettate e originali, importanti risorse spirituali in un’epoca in cui nuovi problemi richiedono nuove soluzioni, e dunque punti di partenza per pensieri creativi e originali. Ecco perché trattare Lu Xun come mero oggetto di studio e di ricerca significa, per Qian Liqun, privarlo della sua freschezza e vitalità: Lu Xun è Lu Xun proprio perché è uno scrittore “in corso”. Inquadrando i lavori di Lu Xun nella realtà contemporanea, egli spinge i suoi studenti e lettori a riflettere sui collegamenti possibili tra le testimonianze storiche lasciateci da Lu Xun e la situazione attuale; egli si rifà costantemente alla sua “attualità” per provarne l’“eternità”.

L’intento principale di Qian Liqun è quello di far capire al lettore da cosa nascono, come sono costruiti, quali sono le caratteristiche e il modo di pensare degli zawen di Lu Xun, ma soprattutto in cosa risiede il loro valore artistico e intellettuale: Lu Xun spesso parte da esperienze di vita quotidiana per poi condurre il lettore, attraverso una serie di associazioni di idee, a comprendere verità complesse che superano l’esperienza individuale. Nei saggi presi in esame nell’undicesima lezione ad esempio, Lu Xun scopre che i “banchetti di carne umana” – espressione da lui coniata per descrivere la civiltà cinese e tema che attraversa tutta la sua opera – non hanno mai smesso di essere imbanditi, né con la fine dell’impero, né nella moderna civiltà urbana.

Attraverso la lettura che ne fa Qian Liqun, volta a rilevare le fasi del ragionamento, la logica di Lu Xun, anche i saggi apparentemente più lontani dal lettore contemporaneo, quelli che Lu Xun scrisse nei primi anni del secolo scorso, risultano più chiari e accessibili. È questo il caso della lezione otto (“立人”:鲁迅思想的一个中心 “Liren”: Lu Xun sixiang de yige zhongxin, “Elevare l’uomo”: un cardine del pensiero di Lu Xun), nella quale Qian Liqun analizza in maniera precisa tre saggi del 1908 e mette in evidenza come questi, pur trattando di argomenti diversi, siano tutti espressione di quello che per Qian Liqun è l’ideale, il fine ultimo della ricerca di Lu Xun: creare una “nazione di uomini” (人国 renguo), cioè una società costituita da persone libere anche e soprattutto nello spirito.6)Qian Liqun 钱理群, “Lu Xun de xianzai jiazhi” 鲁迅的现在价值 [Il valore di Lu Xun oggi], Boke Zhongguo. https://qianliqun.blogchina.com/700973.html, 04/2009 (consultato il 5/09/2021). Per Lu Xun la libertà spirituale è l’essenza dell’uomo in quanto essere umano, è la premessa per essere “umani”, per questo sosteneva che c’è bisogno di “elevare l’uomo” (立人 liren): alla base del concetto di 立人 liren vi è la riflessione sui rapporti di potere nell’ambito delle tendenze illuministiche della prima modernità cinese. La conclusione che ne trae Qian Liqun è che la difesa dei valori umani può avvenire solo escludendoli dalla rete dei moderni rapporti di potere.7)Come alcuni studiosi hanno fatto notare (Ji Jianqing 季剑青, “Ba ‘ren’ fangzai wenxueshi de zhongxin –– Qian Liqun wenxueshi yanjiu de lilun yu shijian” 放在文学史的中心——钱理群文学史研究的理论与实践 [Mettere l’“uomo” al centro della storia della letteratura: teoria e pratica degli studi di storia della letteratura di Qian Liqun], Hanyuyan wenxue yanjiu, 2019, vol 1.), l’“uomo” è al centro anche degli studi letterari di Qian Liqun: per lui il nucleo della storia della letteratura sono gli uomini che partecipano alle attività e alla creazione letteraria, con le loro vite individuali. Questo vuol dire che per lui la letteratura non è solo uno dei canali di accesso alla storia, uno strumento per comprenderla, ma è essa stessa una parte importante della storia. Allo stesso modo, la letteratura di Lu Xun non è solo l’esternalizzazione del suo modo di pensare unico, ma partecipa essa stessa alla creazione e allo sviluppo di questo suo modo di pensare. Anche i testi analizzati nella nona lezione si inseriscono nel discorso sulla modernizzazione della Cina e riguardano in particolar modo la questione della cultura tradizionale cinese. Lu Xun si chiede, ad esempio, qual è l’utilità pratica dei principi confuciani: sono di ostacolo o vanno a favore dell’esistenza, del sostentamento e dello sviluppo dei cinesi? Sebbene gli argomenti della polemica di Lu Xun potrebbero sembrare superati, a rimanere all’avanguardia – e perciò messe in evidenza dall’autore – sono la modernità dell’atteggiamento analitico di Lu Xun nei confronti del confucianesimo e l’attualità della sua critica, indirizzata al monopolio intellettuale della tradizione confuciana a partire dagli Han e all’influenza negativa che questa ha avuto sugli intellettuali cinesi.

Un altro aspetto enfatizzato sempre più spesso da Qian Liqun è il valore di Lu Xun per gli intellettuali cinesi contemporanei, che vivono una sorta di crisi d’identità e di sbandamento morale: come il suo pensiero può aiutare il vero intellettuale a ritrovare autoconsapevolezza. Lu Xun aveva parlato di “vera classe intellettuale” in un discorso – analizzato nella lezione 13 – in cui delineava la figura dell’intellettuale vero come colui che è sempre dalla parte del popolo e che mantiene costantemente uno spirito critico. Per Lu Xun cultura e potere non sono compatibili perché si muovono in direzioni opposte: la prima va verso il progresso, che scaturisce dal pensiero libero degli uomini, il secondo vuole il mantenimento dello status quo, reso possibile dalla standardizzazione del pensiero (ovvero dalla privazione della libertà di pensiero), e dunque vuole sempre imbrigliare gli intellettuali e metterli al proprio servizio. In quest’ottica, l’intellettuale vero è, per sua natura, colui che mal sopporta le opposizioni binarie, e l’unico modo per risolvere le contraddizioni inerenti a questo dualismo è opporre resistenza, andare contro corrente; essere, insomma, indipendente e alternativo. Qian Liqun sente quasi una sorta di connessione spirituale tra la sua generazione, cresciuta all’interno dell’ideologia rivoluzionaria comunista, e quella di Lu Xun, cresciuta all’interno della cultura tradizionale: entrambe si sentono investite del compito di mettere in discussione ed esaminare criticamente tutti i problemi, i modi di pensare, e le idee nati dalla cultura di cui fanno parte, entrambe vivono la contraddizione di voler criticare la cultura di cui sono imbevuti, che equivale un po’ a criticare se stessi.8)Qian Liqun 钱理群, “1957 nian youpai yanlun shi 80 niandai sixiang jiefang xiansheng” 1957年右派言论是80年代思想解放先声 [Le opinioni della destra del 1957 foriere dell’emancipazione ideologica degli anni Ottanta], Qian Liqun de boke, <https://qianliqun.blog.caixin.com/archives/13788>, 01/2011 (consultato il 2/09/2021). Istituendo un parallelo tra l’epoca di Lu Xun, in cui il dibattito tra gli intellettuali di sinistra sul che fare (l’intellettuale indipendente o il portavoce del Partito) avveniva nella certezza che, se non obbedivi al partito, eri considerato un traditore,9)Qian Liqun 钱理群, “Lu Xun yanzhong de zhenshi Mao Zedong” 鲁迅眼中的真实毛泽东 [Il vero Mao Zedong agli occhi di Lu Xun], Boke Zhongguo, https://qianliqun.blogchina.com/3021924.html, 05/2016 (consultato il 6/09/2021). e l’attuale contesto intellettuale e culturale cinese, tuttora ancorato a una tradizione che richiede sempre e comunque di “schierarsi”, Qian Liqun fa emergere il valore di Lu Xun per gli intellettuali di oggi. In un mondo dominato dalla logica binaria, la domanda su cui riflettere è: com’è possibile creare potere di critica all’interno di tale sistema? E gli intellettuali come possono pensare liberamente pur essendo all’interno del sistema? Il valore di Lu Xun sta precisamente nel suo non prendere posizione, o meglio, nel fatto che non si sente obbligato a scegliere da che parte stare ma continua “liberamente” a seguire il suo spirito critico. Questo lo porta, non tanto a voler superare il dualismo, ma a liberarsi dalla logica per cui l’opposizione si risolve necessariamente nell’“unificazione”, a capire che dalle opposizioni scaturisce la vitalità dell’interazione che genera la pluralità, ovvero altre possibilità. Qian Liqun ha osservato più volte come l’atteggiamento costantemente scettico nei confronti di tutte le ideologie come di qualsiasi movimento culturale, la messa in dubbio di dogmi e opinioni, non avrebbero mai potuto fare di Lu Xun un leader o una guida, al contrario: Lu Xun è “uno di noi”, qualcuno che “cerca la strada insieme a noi” e che dunque non ci dà risposte, ma ci ispira a porci domande. Il suo pensiero aperto e in divenire spinge i lettori a mettere in discussione lui, prima ancora che se stessi, costringendoli ad approfondire sempre più la riflessione e quindi a pensare in maniera indipendente. È questo, per Qian Liqun, il senso principale di Lu Xun al giorno d’oggi.

È bene tenere presenti, nel leggere questo volume, le parole di Qian Liqun nella sua prefazione: “Il giorno in cui il lettore aprirà le opere di Lu Xun sarà il giorno in cui questo libro non avrà più ragion d’essere, […] l’unica aspettativa dell’autore nei confronti dei lettori è questa”. Queste parole, che ci richiamano immediatamente il 历史中间物 lishi zhongjianwu, l’“intermedio storico” di Lu Xun, ci avvertono di non attribuire un valore assoluto e nemmeno immutabile alle lezioni di questo volume: la loro unica aspirazione è quella di stimolare alla lettura delle opere di Lu Xun; una volta raggiunto tale scopo, il loro valore svanisce… come le ombre in piena luce o in pieno buio.

Conte, Lu Xun secondo Qian Liqun PDF

Immagine: ritratto di Qian Liqun

Monia Conte ha conseguito la laurea magistrale in lingua e letteratura cinese presso l’Università di Napoli L’Orientale.

References
1 Uno dei meriti principali di Qian Liqun è quello di aver avviato – insieme a Huang Ziping e Chen Pingyuan – un ripensamento degli studi sulla storia della letteratura cinese moderna e una riscrittura della stessa, in un periodo in cui il mondo accademico attraversava una fase di riadattamento in risposta ai recenti cambiamenti storici. Il concetto di letteratura cinese del XX secolo (“20世纪中国文学” “Ershi shiji zhongguo wenxue”), proposto da Qian Liqun e dagli altri nel 1985, ha infatti liberato lo studio della letteratura cinese moderna dalla forte connotazione ideologica che aveva avuto nell’epoca maoista, affermando l’indipendenza della disciplina dalla narrazione della storia rivoluzionaria del periodo precedente.
2 Qian Liqun 钱理群, “Wudi panhuang” 无地彷徨 [Nessun posto in cui errare], Aisixiang. http://www.aisixiang.com/data/120431.html, 03/2020 (consultato il 10/09/2021).
3 Li Yuyang 李浴洋, “Shijian jingshen yu ‘zhijian’yishi­­——Qian Liqun he tade ‘Anshun jingyan’” 实践精神与之间意识——钱理群和他的安顺经验” [Spirito pratico e consapevolezza dello “stare tra”: Qian Liqun e la sua “esperienza di Anshun”], China Academic Journals (CD Edition) Electronic Publishing House Co., Ltd.
4 Qian Liqun 钱理群, Yu Lu Xun xiangyu 与鲁迅相遇 [Incontro con Lu Xun], Beijing, Sanlian shudian, 2003, 11 cit. in DAVIES Gloria, Worrying about China: The Languange of Chinese Critical Inquiry, Cambridge, Mass., Harvard University Press, 2007.
5 Li Yuyang 李浴洋, “Chengdan yishi yu xingdong jingshen –– ‘Qian Liqun Lu Xun’ de tichu jiqi hexin yihan” 承担意识与行动精神——“钱理群鲁迅”的提出及其核心义涵 [Consapevolezza impegnata e spirito d’azione: la proposta e il significato centrale del “Lu Xun di Qian Liqun”], Wenyi zhengming. https://www.sohu.com/a/212114012_816900, 12/2017 (consultato il 10/09/2021).
6 Qian Liqun 钱理群, “Lu Xun de xianzai jiazhi” 鲁迅的现在价值 [Il valore di Lu Xun oggi], Boke Zhongguo. https://qianliqun.blogchina.com/700973.html, 04/2009 (consultato il 5/09/2021).
7 Come alcuni studiosi hanno fatto notare (Ji Jianqing 季剑青, “Ba ‘ren’ fangzai wenxueshi de zhongxin –– Qian Liqun wenxueshi yanjiu de lilun yu shijian” 放在文学史的中心——钱理群文学史研究的理论与实践 [Mettere l’“uomo” al centro della storia della letteratura: teoria e pratica degli studi di storia della letteratura di Qian Liqun], Hanyuyan wenxue yanjiu, 2019, vol 1.), l’“uomo” è al centro anche degli studi letterari di Qian Liqun: per lui il nucleo della storia della letteratura sono gli uomini che partecipano alle attività e alla creazione letteraria, con le loro vite individuali. Questo vuol dire che per lui la letteratura non è solo uno dei canali di accesso alla storia, uno strumento per comprenderla, ma è essa stessa una parte importante della storia. Allo stesso modo, la letteratura di Lu Xun non è solo l’esternalizzazione del suo modo di pensare unico, ma partecipa essa stessa alla creazione e allo sviluppo di questo suo modo di pensare.
8 Qian Liqun 钱理群, “1957 nian youpai yanlun shi 80 niandai sixiang jiefang xiansheng” 1957年右派言论是80年代思想解放先声 [Le opinioni della destra del 1957 foriere dell’emancipazione ideologica degli anni Ottanta], Qian Liqun de boke, <https://qianliqun.blog.caixin.com/archives/13788>, 01/2011 (consultato il 2/09/2021).
9 Qian Liqun 钱理群, “Lu Xun yanzhong de zhenshi Mao Zedong” 鲁迅眼中的真实毛泽东 [Il vero Mao Zedong agli occhi di Lu Xun], Boke Zhongguo, https://qianliqun.blogchina.com/3021924.html, 05/2016 (consultato il 6/09/2021).