Liu Xia 刘霞 è nata a Pechino nel 1961. Ha conosciuto Liu Xiaobo nei primi anni ‘80, per poi sposarlo mentre scontava una condanna nel 1996, facendo parte degli ultimi trent’anni della sua vita (molti dei quali trascorsi in carcere). Poetessa e artista, ha smesso di pubblicare le sue opere in Cina dopo il 1989. Le sue poesie sono state tuttavia tradotte e pubblicate all’estero, come per esempio nell’antologia Empty Chairs; potenti nella loro semplicità, rivelano uno spirito profondo e indipendente, benché devoto alla figura del marito con il quale Liu Xia ha condiviso la passione per i diritti civili, consapevole di doverne condividere, spesso in disparte, anche il duro destino. L’immagine delle sedie vuote, apparsa in una sua poesia del 1999, è diventata il simbolo più forte del dissidente premiato in absentia a Oslo con il Nobel per la Pace.

Due giugno 1989 (Per Xiaobo)

Questo non è bel tempo
mi sono detta
sotto il florido sole

In piedi alle tue spalle
ti ho dato un colpetto sulla testa
e i tuoi capelli mi hanno graffiato la mano
una sensazione insolita

Non ho fatto in tempo a dirti una parola
e sei diventato un uomo che fa notizia
ti guardo dal basso in alto come tutti gli altri
il che mi estenua
posso solo nascondermi lontano dalla folla
fumare una sigaretta
guardare il cielo

E forse in questo momento è nata una leggenda
ma la luce del sole è troppo abbagliante
e io non riesco a vederla

Giugno 1989

Vento (Dedicato a Xiaobo)

Il tuo destino è come il vento
fluttuare ovunque
caracollare tra le nuvole

Un tempo sognavo di esserti compagna
ma qual è la casa
che possa contenerti
le pareti ti soffocherebbero

Puoi essere solo il vento, ma il vento
non mi dice mai
quando viene e quando va

Quando viene
m’impedisce d’aprire gli occhi
quando va
ricopre tutto di polvere

Dicembre 1992

Sedie vuote

Sedie vuote, sedie vuote
così tante sedie vuote
ovunque nel mondo
Sono così affascinanti
le sedie vuote
nei quadri di van Gogh

Mi siedo in silenzio
cercando di dondolare le gambe
ma il freddo alito emanato dalla sedia

le raggela
paralizzandole

Il pennello di van Gogh danza nell’aria
via via via
questa notte nessun funerale

Lo sguardo di van Gogh si fissa nel mio
spingendomi ad abbassarlo
Siedo tra i girasoli ardenti
come un pezzo d’argilla non ancora cotto

Agosto 1998

Senza parole

La vicina siede tutto il giorno nel cortile
a guardare il paesaggio
nessuno sa perché
Di sera o se piove
la figlia l’accompagna in casa
A volte, se la figlia se ne dimentica o non esiste,
la donna resta nel cortile tutta la notte
con qualsiasi tempo
immobile

I vicini dicono
che la donna ha amato un uomo
gli ha dato un figlio
Dopo che l’uomo è scomparso
lei è impazzita

Ora che la guerra è finita
per molti giorni di seguito nessuno ha visto
la donna uscire nel cortile
e anche la figlia è scomparsa

Nell’oscurità
la vicina si copre a lungo il volto
con le mani
la figlia è sdraiata sul letto
nuda
le ciglia serrate

Alla fine, un grande incendio nella stanza
pone fine a tutto
l’unico esito che le è sopportabile

Sopra le rovine
la luce del sole splendente

16 novembre 2011

Traduzione di Nicoletta Pesaro

一九八九年六月二日

这不是个好天气
我在茂盛的太阳底下
对自己说

站在你身后
拍了拍你的头顶
头发直刺我手心
这种感觉有点陌生

我没有来得及和你说上一句话
你成了新闻人物
和众人一起仰视你
使我很疲倦
只好躲到人群外面
抽支烟
望着天

也可能此时正有神话诞生
然而阳光太耀眼
使我无法看到它

1989年6月

风──给晓波

你命中注定和风一样
飘飘杨扬
在云中遊戏

我曾幻想与你为伴
可应该有怎样的家园
才能容纳你
墙壁会令你窒息

你只能是风,而风
从不告诉我
何时来又何时去

风来我睁不开眼睛
风去尘埃遍地

1992年12月

空椅子

空椅子空椅子
如此之多的空椅子
在世界各处
梵高画中的空椅子格外诱人

我悄然坐上去
试图摇晃一下双腿
椅子里渗出的气息

冻僵了它们
一动也不能动

梵高挥舞着手中的画笔
离开离开离开
今夜没有葬礼

梵高直直逼视我的目光
让我垂下眼帘
如一只有待烧制的陶器
坐在向日葵的烈焰之中

1998 年8月8日

无话可说

邻家妇人终日坐在院子裡
望着眼前的景物
没有人知道原因
到了晚上或下雨时
女儿会扶她进屋
有时女儿忘了或不存在
这妇人就在院子裡待一整夜
无论天气如何
一动不动

附近的人说
这妇人曾爱过一个男人
生下了他的孩子
那男人失踪之后
她变成了疯子

战争过去了
人们一连几天没有看到
邻居妇人出现在院子裡
她的女儿也不见踪影

黑暗中
邻居妇人双手长时间
放在脸上
女儿躺在床上
光着身子
睫毛紧闭

最终,屋中的一场大火
结束了一切
这是她唯一可以容忍的方式

废墟上的太空
太阳光很亮

2011年11月16日