Quando nel XVI secolo Lutero definiva l’invenzione tipografica il “più alto dono della grazia divina” probabilmente non immaginava l’impatto che quest’ultima avrebbe avuto sulla cultura europea.1)Per il titolo, vedi Walter Mehring, The Lost Library (New York: Bobbs and Merrill, 1951). La creazione della stampa ha prodotto una vera e propria rivoluzione sociale, contribuendo alla diffusione pressoché universale di un sapere finalmente laico. Nei secoli i libri sono diventati ovunque lo strumento per eccellenza di conservazione e trasmissione della conoscenza, sono stati oggetto di riflessione, affabulazione, devozione. Si sono fatti metafora della società, del mondo, e del pensiero umano. Come scrive Gino Roncaglia, “il mondo in cui viviamo è, per molti versi, un prodotto della cultura del libro”.2)Gino Roncaglia, La quarta rivoluzione: sei lezioni sul futuro del libro (Bari: Editori Laterza, 2010), Introduzione.
Ma le enormi potenzialità del libro a stampa lo hanno anche reso presto oggetto dell’attenzione del potere: già nei settant’anni intercorsi tra l’invenzione di Gutenberg e l’affissione delle novantacinque tesi di Lutero, le autorità laiche ed ecclesiastiche non mancano di emanare disposizioni tese a controllare l’attività editoriale.3)Mario Infelise, I libri proibiti: Da Gutenberg all’Encyclopèdie (Bari: Editori Laterza 1999). Nei secoli il controllo sulla parola scritta si è spesso esercitato sotto forma di provvedimenti draconiani da parte di autorità censorie. Secondo Haig A. Bosmajian, nel solo XX secolo milioni di opere considerate sovversive, oscene e/o blasfeme sono state ridotte in cenere in tutto il mondo.4)Haig A. Bosmajian, Burning Books (Londond: McFarland and Company, Inc. Publishers, 2006).
La biblioclastia è probabilmente considerata da molti la cifra del rapporto tra potere e libri nella storia della Cina. “La Cina del libro è un vasto corpo di buchi neri, un organismo definitivamente e largamente mutilato”.5)Lucien X. Polastron, Libri al rogo (Milano: Sylvestre Bonnard, 2006), 98. Ed è vero che distruzioni, stravolgimenti e falsificazioni dei testi a fini propagandistici hanno costellato la storia del libro in Cina. Quando nel dicembre 2019 si è diffusa sui media di tutto il mondo l’immagine di due donne intente a bruciare una pila di libri a Zhenyuan, nel Gansu, nell’ambito di una campagna lanciata dal Ministero dell’Istruzione cinese contro i libri che “minacciano di sovvertire l’ordine sociale”, in moltissimi hanno rivisto in quelle sembianze le guardie rosse che, durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976), avevano dato alle fiamme cumuli di libri. D’altronde, l’apertura di nuove fasi della storia della Cina è stata sovente sottolineata dalla distruzione o dal saccheggio di libri: il rogo dei libri del 213 a.C., attribuito al primo imperatore Qin Shi Huangdi, ha inaugurato l’epoca imperiale; i saccheggi di libri e opere d’arte per mano straniera nel XIX secolo hanno segnato la fine di quello stesso periodo, mentre le razzie del Guomingdang negli archivi di Pechino e Nanchino tra il 1948 e il 1949 hanno suggellato la transizione alla fase socialista.
Nondimeno la pericolosità che il potere ha spesso attribuito ai libri è in sé un riconoscimento del loro valore. E, d‘altronde, il rapporto tra libri e autorità nella storia della Cina è pure sempre stato contraddistinto dalla consapevolezza dell’importanza dei libri non solo come veicolo di conservazione e diffusione della conoscenza, ma come strumento di persuasione, coesione e consenso. Sullo studio di libri, e in particolare dei “Quattro libri” (i Dialoghi di Confucio, il Mengzi; Il grande studio e Il giusto mezzo), si è lungamente basata la formazione dell’élite politica e intellettuale nella Cina classica; e dobbiamo ai grandi imperatori Ming e Qing, Yongle e Qianlong, alcune tra le più antiche opere di raccolta e conversazione del sapere scritto in forma enciclopedica.
Ai libri, e in particolare alla loro traduzione da altre lingue, è stata sovente legata anche l’introduzione in Cina di quel pensiero scientifico, politico e filosofico straniero che ha grandemente contribuito allo sviluppo del paese nell’era moderna e contemporanea, spesso dopo aver attraversato un lungo processo di ‘domesticizzazione’.6)Si pensi all’opera di traduzione dei sutra dal sanscrito in cinese – lunga dieci secoli (150 d.C.-1150 d.C.) – che consente l’introduzione e lo sviluppo del buddismo in Cina; alle traduzioni di libri dal giapponese e da lingue europee relative alle scienze sociali, all’ingegneria, alla matematica e alla letteratura, da cui nella seconda metà del XIX secolo la dinastia Qing ricava i modelli necessari a tentare una tardiva riforma del sistema imperiale; alla traduzione di autori stranieri da cui letterati e intellettuali cinesi come Yan Fu, Lin Shu, Kang Youwei, Liang Qichao e Lu Xun, alla fine del XIX e l’inizio del XX secolo, desumono le conoscenze politiche, economiche, filosofiche necessarie a far avanzare il dibattito sulla situazione nazionale.
Il libro che veicoli le parole di un grande autore/pensatore è dunque tradizionalmente considerato in Cina un oggetto carico di significato e valore; in questo senso, non stupisce che perfino nell’era contemporanea – in cui le tecnologie digitali minacciano i libri cartacei, aumentando la frammentazione di testi e concettualizzazioni – le raccolte di discorsi politici in forma scritta, e le loro traduzioni in lingue straniere, continuino a godere di grande considerazione in Cina.
Nelle sezioni successive si tenterà di dare conto della genesi di alcuni di questi libri. In particolare, dopo aver messo in evidenza il particolare rilievo attributo alla circolazione e alla conoscenza delle parole dell’attuale leader cinese nei confini della Repubblica Popolare Cinese (RPC), ci si interrogherà sui modi e le ragioni che hanno portato alla produzione di alcuni volumi contenenti discorsi e citazioni di Xi Jinping, e alla loro traduzione e distribuzione fuori dai confini della RPC.
L’importanza delle parole di Xi e il mito del “Libretto rosso”
La parole pesano. Se già questa affermazione può suonare condivisibile in contesti generici, è facile intuire quanto sia valida in riferimento alle parole di un leader, che spesso si distingue dalle persone comuni proprio per la sua abilità nell’uso delle parole. Le parole pesano. E ciò è particolarmente vero in un sistema monopartitico come quello della RPC, dove la figura del leader è posta al centro della comunicazione politica, e il potere stesso tende ad essere personificato; il carisma e le qualità intellettuali del leader sono considerati elementi decisivi per il futuro della nazione. Nel 1966 Lin Biao osservava che “ogni frase del presidente Mao è verità, una sua sola frase vale diecimila frasi [altrui]” (Mao zhuxi de hua juju shi zhenli, yi ju ding yi wan ju 毛主席的话句句是真理,一句顶一万句). Che anche le parole di Xi Jinping siano caratterizzate da un “peso” particolare, se paragonate a quelle dei suoi predecessori, sembra trovare conferma anche negli eccezionali sforzi compiuti per garantire la loro rapidissima e amplissima circolazione nel paese.
Già due anni dopo la sua nomina, infatti, nel 20147)Il dato è particolarmente rilevante se si considera che le raccolte dei leader precedenti sono sempre state pubblicate a distanza di diversi anni dagli eventi correlati ai discorsi che contengono. Cfr. Tanina Zappone, “Translating Xi Jinping’s Speeches: China’s Search for Discursive Power between ‘Political Correctness’ and ‘External Propaganda’, Kervan, 22, 2018. viene pubblicata la raccolta Xi Jinping zong shuji xilie zhongyao jianghua duben 习近平总书记系列重要讲话读本 (Antologia di discorsi importanti del segretario generale Xi Jinping), un volume compilato con l’intenzione di raccogliere e divulgare le opinioni del leader in diversi ambiti, ma soprattutto un testo da leggere e studiare (duben, appunto) raccomandato dal Dipartimento per la Propaganda ai membri del Partito e al personale del sistema educativo nazionale.8)The Wall Street Journal, “Mao’s Little Red Book, Meet Xi Jinping’s Collected Speeches”, 18 agosto 2014.
È però con il XIX Congresso del Partito, quando il “pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era” (Xi Jinping xin shidai Zhongguo tese shehuizhuyi sixiang 习近平新时代中国特色社会主义思想) entra nello statuto del Partito (e poi nella Costituzione), che la circolazione delle parole del Presidente aumenta fino a farsi capillare.
La Casa editrice del popolo (Renmin chubanshe 人民出版社) pubblica regolarmente in formato cartaceo pamphlet contenenti singoli discorsi del leader, man mano che questi vengono pronunciati, e li distribuisce anche tramite piattaforme di e-commerce.
Dal settembre 2017 i discorsi più importanti vengono sistematicamente catalogati e resi disponibili online in formato digitale tramite il database Xi Jinping xilie zhongyao jianghua shujuku 习近平系列重要讲话数据库 (Database di discorsi importanti di Xi Jinping), in cui la trascrizione dei discorsi è spesso accompagnata dalla loro registrazione audio.9)Il database, curato da Renmin wang (人民网) e CCP News Network (Zhongguo gongchang dang xinwen wang 中国共产党新闻网), è raggiungibile all’indirizzo http://www.xinhuanet.com/politics/2017-09/13/c_129703236.htm.
Secondo alcune fonti, dall’autunno 2019 nei cosiddetti “Centri per la pratica della civiltà della nuova era” (xin shidai wenming shijian zhongxin 新时代文明实践中心) è diventata prassi comune richiedere ai funzionari locali di trascrivere a mano intere raccolte di discorsi del leader, in modo da facilitarne la memorizzazione.10)Yang Xiangwen, “Xi Jinping’s New ‘Little Red Book(s)’”, Bitter winter, 31 gennaio 2020.
Nell’ottobre 2019, l’Amministrazione di Stato per la radio e la televisione (Guojia guangbo dianshi zongju 国家广播电视总局) esige che anche i giornalisti dimostrino la propria conoscenza del pensiero del Presidente, effettuando un test online. Solo chi ottiene un punteggio sufficiente vede le proprie credenziali rinnovate.11)BBC News, “Zhongguo yaoqiu shu wan ming jizhe canjia ‘Xi sixiang’ zaixian kaoshi” 中国要求数万名记者参加“习思想”在线考试 (La Cina richiede a decine di migliaia di giornalisti di sostenere l’esame online “Il pensiero di Xi”), 14 ottobre 2019.
Ma le parole di Xi Jinping circolano anche tra i giovani. Il volume Ping “yu” jin ren – Xi Jinping zong shuji yongdian 平“语”近人——习近平总书记用典 (La lingua di “Ping” vicina alle persone – Citazioni del segretario generale Xi Jinping) pubblicato a fine 2019, ad esempio, è un adattamento dall’omonimo programma trasmesso su CCTV1, per promuovere la diffusione tra i giovani delle citazioni di Xi Jinping. Sul canale di intrattenimento giovanile Hunan TV la conoscenza delle massime di Xi Jinping diventa addirittura la materia su cui debbono confrontarsi i concorrenti di un gioco a premi.12)Il programma, intitolato Shehuizhuyi you dian chao 社会主义有点潮 (Il socialismo è trendy), è ideato dal Dipartimento della propaganda della provincia dello Hunan, in collaborazione con le televisioni locali. Vedi “Xi Jinping game show: How well do you know China’s leader?”, BBC News, 4 ottobre 2018. Le parole di Xi fanno capolino perfino tra i banchi delle scuole elementari, in appositi inserti dei libri di testo o tramite specifici “progetti didattici”, come quello noto con il titolo “jiang Xi yeye de gushi 讲习爷爷的故事 (racconta la storia di Nonno Xi)”. Nell’estate 2018 le parole di Xi entrano in più di un quesito del gaokao 高考13)VOA, “Gang mei: 2018 nian Zhongguo gaokao zuowen ti wei Xi Jinping ‘ca xie’” 港媒:2018年中国高考作文题为习近平“擦鞋” (Media di Hong Kong: la composizione per il gaokao cinese del 2018 è sul “Lustrascarpe” di Xi Jinping), 8 giugno 2018. (l’esame nazionale per l’ammissione a istituzioni universitarie).
Tutta questa attenzione verso la conoscenza, lo studio e la memorizzazione della parole del Presidente ha presto fatto parlare di un ritorno al culto della personalità in stile maoista. Non a caso più volte si è sparsa voce dell’esistenza di un Libretto rosso di Xi Jinping. L’antologia Xi Jinping zong shuji xilie zhongyao jianghua duben, cui si accennava pocanzi, è stata spesso soprannominata Xi yulu 习语录 (letteralmente “Citazioni di Xi Jinping”, equivalente del cinese Mao yulu noto in Occidente come “il libretto rosso di Mao”). Di libretto rosso – questa volta in formato digitale – si è parlato anche a inizio 2019, quando è stata rilasciata l’applicazione mobile xueXi qiangguo 学习强国 (studiare una grande nazione, studiare per rafforzare la nazione), basata su un sistema di crediti, che obbliga centinaia di milioni di utenti cinesi a utilizzare l’applicazione quotidianamente per studiare minuziosamente pensiero e politiche di Xi.
In effetti una ricerca online con le parole chiave Xi yulu restituisce diversi contenuti, tra cui spicca l’immagine di un libriccino rosso, dal formato pressoché identico a quello della nota pubblicazione del periodo della Rivoluzione Culturale.14)Li Mingxuan, “Xi Study Strong Nation in Practice – Smart Phone as Jailor”, Bitter winter, 11 marzo 2019. Questo “libretto rosso di Xi” pare circoli tra le fila dell’esercito cinese, ma il Partito non ne ha mai ufficialmente confermato l’esistenza; al contrario, questi e altri presunti “libretti rossi” sono stati spesso additati dai media cinesi come maldestri tentativi di avversari politici di denigrare il Presidente. In effetti, per ragioni di avvedutezza, il PCC di oggi difficilmente proporrebbe un così netto trait d’union tra la figura di Mao Zedong e quella di Xi Jinping. In modo simile, anche l’episodio di Zhenyuan, di cui si è detto prima, non è stato incoraggiato dalle autorità centrali, che al contrario lo hanno aspramente criticato per la sua teatralità (pur condividendone le ragioni di fondo).
Il periodico rimando a un “libretto rosso” è più che altro riconducibile alla volontà – questa certamente condivisibile – di alcuni osservatori esterni di richiamare l’attenzione sui rischi collegati all’accentramento del potere nella figura di Xi Jinping. Un po’ come è avvenuto nel 2019, quando provocatoriamente l’artista sino-inglese Julie O’Yang ha pubblicato il suo The Little Yellow Book delle citazioni di Xi Jinping. Commentando l’uscita del volume O’Yang ha affermato: “I want to make people think, so it’s got to be a little bit absurd because otherwise you can’t break through the wall and you are going to go into the routine of academic work”.15)The World, “A Little Yellow Book full of Xi Jinping Quotes is the New Version of Mao’s ‘Little Red Book’”, 18 gennaio 2019.
La raccolte di discorsi di Xi Jinping
Sebbene, dunque, non esista un “libretto rosso di Xi Jinping”, tuttavia è indubbio che il Partito Comunista Cinese (PCC) consideri i libri – con il loro enorme potere simbolico e ‘taumaturgico’ – uno strumento imprescindibile per la circolazione delle parole del Presidente.
Le raccolte di discorsi politici, in particolare, perseguono lo scopo di garantire visibilità alla personalità del leader nazionale e consolidarne la leadership personale. Ed è in questo senso che va intesa la proliferazione di raccolte di discorsi di Xi Jinping che, non a caso, è stato definito il “più decisivo e disciplinato” leader cinese “in una generazione”.16)Richard McGregor, “Xi Jinping’s moment”, Research Report Open Access (Lowy Institute for International Policy, 2017), 2.
Se si considerano le sole pubblicazioni sul territorio nazionale e si contemplano nel novero delle raccolte anche gli innumerevoli manuali di studio – come i “compendi” (xuexi gangyao 学习纲要), “gli estratti” (taolun zhaibian 讨论摘编), le “citazioni importanti” (jinju 金句, letteralmente “frasi d’oro”)” etc. – pur escludendo le serie dedicate al percorso formativo e alla figura del leader,17)Si pensi ad esempio alla serie dedicata a ricostruire la vita di Xi Jinping attraverso interviste a persone che lo hanno conosciuto prima che diventasse Presidente, come il volume Xi Jinping de qi nian zhiqing suiyue 习近平的七年知青岁月 (Isette anni di Xi Jinping come giovane istruito), curato nel 2017 dalla Casa editrice della scuola centrale di Partito. si potrebbe comunque dire che le parole di Xi Jinping sono oggetto di un lavorio pressoché continuo di raccolta, catalogazione, interpretazione, divulgazione e pubblicazione. Quelli illustrati di seguito rappresentano dunque casi puramente esemplificativi, e non esaustivi, del fenomeno editoriale collegato alla raccolta di discorsi dell’attuale leader cinese.
Le prime raccolte risalgono a prima della nomina a Presidente. Il volume Zhijiang xinyu 之江新语 (Nuove conversazioni nel Zhijiang), ad esempio, raccoglie oltre duecento contributi pubblicati sotto lo pseudonimo di Zhe Xin tra il 2003 e 2007, nell’omonima colonna del Zhejiang ribao 浙江日报 (Quotidiano del Zhejiang), durante il mandato di Xi come segretario del Comitato provinciale del PCC nel Zhejiang. Allo stesso periodo risale il testo Gan zai shi chu zou zai qian lie – tuijin zhejiang xin fazhan de sikao yu shijian 干在实处走在前列 一一 推进浙江新发展的思考与实践 (Agire con concretezza, procedere in prima linea. Teoria e prassi per promuovere un nuovo sviluppo nel Zhejiang). Mentre a un periodo ancora precedente risalgono gli scritti contenuti nella raccolta Zhi zhi shen ai zhi qie 知之深爱之切 (Conoscere a fondo, amare intensamente), pubblicata per la prima volta nel 2015. Il volume contiene trentasette discorsi, articoli e lettere per lo più inediti, scritti durante il mandato a Zhengding (Hebei) tra il marzo 1982 e il maggio 1985.
Come osserva Qu Qingshan, oggi queste raccolte sono importanti materiali di studio, dal momento che contengono le “fondamenta ideologiche” (sixiang yuantou 思想源头) del pensiero strategico di Xi.18)Sina News, “Cong Xi Jinping zhuzuo li neng duchu shenme” 从习近平著作里能读出什么 (Cosa possiamo imparare dalle opere di Xi jinping), 17 agosto 2014.
A pochi mesi dalla assunzione della carica di Presidente, nel 2013, la casa editrice Zhongyang Wennian chubanshe 中央文献出版社 pubblica la raccolta Xi Jinping guangyu shixian Zhonghua minzu weida fuxing de Zhongguo meng lunshu zhaibian 习近平关于实现中华民族伟大复兴的中国梦论述摘编 (Estratti dai discorsi di Xi Jinping relativi alla realizzazione del sogno cinese del grande ringiovanimento della nazione) il cui scopo è far conoscere e illustrare a fondo il significato del nuovo slogan del “sogno cinese”, attraverso oltre cinquanta discorsi.
Tra il 2013 e il 2017 dieci raccolte di discorsi relative alla cultura, all’economia, alla politica, alla società e al progresso ecologico socialista erano già state pubblicate.19)Lu Hui, “Book of Xi’s Discourses on Socialist Culture Published”¸ Xinhua, 15 ottobre 2017. Tra il 2018 e il 2019 vedono la luce altre tre raccolte tutte dedicate al “pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era.”20)Si tratta dei volumi Xi Jinping xin shidai Zhongguo tese shehuizhuyi sixiang xuexi gangyao 习近平新时代中国特色社会主义思想学习纲要 (Linee generali del pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era), Xi Jinping xin shidai Zhongguo tese shehuizhuyi sixiang san shu jiang 习近平新时代中国特色社会主义思想三十讲 (Trenta discorsi sul pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era) e Xi Jinping xin shidai Zongguo tese shehuizhuyi sixiang jiben wenti 习近平新时代中国特色社会主义思想基本问题 (Questioni di base relative al pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era). I primi due tomi sono curati dal Dipartimento di propaganda e dalla Casa editrice del popolo, insieme alla Casa editrice Xuexi; il terzo è stato compilato dalla scuola di Partito, e dalla Casa editrice del popolo. Nel solo 2020 vengono dati alle stampe almeno altri quattro libri sui discorsi di Xi Jinping: la raccolta Xi Jinping guangyu Zhongguo tese daguo waijiao lunshu zhaibian 习近平关于中国特色大国外交论述摘编 (Estratti dai discorsi di Xi Jinping sulla diplomazia con caratteristiche cinesi tra grandi paesi) contenente oltre cinquecento dichiarazioni sul tema;21)Il volume contiene estratti inediti da discorsi tenuti tra dicembre 2012 e novembre 2019. Vedi Xinhua, “Xi Jinping guanyu Zhongguo tese daguo waijiao lunshu zhaibian chuban faxing” 习近平关于中国特色大国外交论述摘编出版发行 (Estratti dai discorsi di Xi Jinping sulla diplomazia con caratteristiche cinesi tra grandi paesi), 5 gennaio 2020. un volumetto che riporta la trascrizione di importanti discorsi del febbraio 2020 relativi al controllo della epidemia da COVID-19 intitolato Zai tongchou tuijin xinguan feiyan yiqing fangkong he jingji shehui fazhan gongzuo bushu huiyi shang de jianghua 在统筹推进新冠肺炎疫情防控和经济社会发展工作部署会议上的讲话 (Discorsi di Xi Jinping all’incontro per la promozione del lavoro di coordinamento della prevenzione e del controllo del COVID-19 e dello sviluppo economico e sociale); la raccolta Lun dang de xuanchuang sixiang gongzuo 论党的宣传思想工作 (Sul lavoro di propaganda e ideologico del Partito), che annovera oltre cinquanta discorsi su marxismo e propaganda tenuti tra il 2013 e il 2020; e il terzo tomo della serie Xi Jinping tan zhiguo lizheng 习近平谈治国理政 (letteralmente “Governare il paese e amministrare lo stato”, adattato all’estero nel più sobrio “Governare la Cina”).
Nella miriade di pubblicazioni che caratterizza il periodo di governo di Xi Jinping, quest’ultima serie di discorsi (in tre volumi, editi nel 2014, 2017 e 2020) spicca innanzitutto per la prossimità – sul piano dei contenuti e dell’iconografia – alle Opere scelte, che hanno suggellato il mandato di ciascun leader della RPC dai tempi di Mao Zedong. Rispetto a queste ultime, tuttavia, Xi Jinping tan zhiguo lizheng si distingue per la celerità dei tempi di pubblicazione (il primo tomo è uscito nel 2014, a pochi mesi dalla cerimonia di investitura) e per l’ampiezza dei contenuti. Ciascun volume presenta circa un centinaio di testi, tra discorsi, conversazioni, interviste, lettere etc., prodotti tra novembre 2012/giugno 2014 (primo tomo), agosto 2014/settembre 2017 (secondo tomo) e ottobre 2017/gennaio 2020 (terzo tomo). I contenuti di ciascun libro sono organizzati in poco meno di venti capitoli corrispondenti ad altrettante macro-tematiche, ideate per coprire un’ampia gamma di temi riguardanti la governance interna e internazionale della Cina (dal socialismo con caratteristiche cinesi allo stato di diritto, dalla disciplina di partito alla difesa nazionale, dall’ecologia alla diplomazia e alla politica estera, dalle riforme economiche allo sviluppo culturale). Grazie alla quantità e alla varietà dei contenuti, la raccolta abbraccia sostanzialmente l’intero periodo del mandato politico di Xi Jinping dalla sua nomina ad oggi. In questo senso deve ritenersi di gran lunga il più completo e significativo contributo finora pubblicato.
Come per altre raccolte, anche Xi Jinping tan zhiguo lizheng è stato pubblicato contemporaneamente sia in cinese sia in inglese. Questo aspetto è rilevante, dal momento che dimostra che la raccolta è stata specificatamente formulata per entrare nel circuito della editoria mainstream internazionale. Il primo e il secondo volume sono già stati tradotti in più di venti lingue; è probabile che il terzo segua lo stesso iter.
Come si è osservato, sul piano nazionale i libri contenenti i discorsi di un leader possono svolgere un ruolo simbolico importante nella costruzione dell’immagine di una dirigenza forte e autorevole; nel caso della RPC sicuramente costituiscono anche materiale utile per le sessioni di studio dei funzionari di Partito, e mirano a contribuire ad aumentare la coesione ideologica interna ai ranghi dell’amministrazione.
La loro traduzione in lingue straniere, sebbene possa pure puntare a consolidare indirettamente il consenso interno dando lustro alla figura del leader all’estero, tuttavia risponde certamente anche a esigenze diverse sul piano internazionale. La traduzione dei discorsi politici ha, infatti, la funzione primaria di informare e influenzare i lettori stranieri al fine di raggiungere specifici obiettivi politici. Al pari della elaborazione dei discorsi, può costituire in sé un’azione politica, dal momento che le pratiche discorsive sono essenziali per innescare e costruire processi politici.22)Christina Schäffner e Susan Bassnett, “Politics, Media and Translation – Exploring Synergies”, in Christina Schäffner e Susan Bassnett (a cura di) Political discourse, Media and Translation (Cambridge Scholars, 2010), 1–31, 2. Ciò è particolarmente vero nell’era contemporanea, caratterizzata dallo sviluppo delle tecnologie della comunicazione di massa, e dalla professionalizzazione della politica. La Cina di oggi è ormai giunta ai vertici della classifica dell’economia mondiale e ha deciso di adottare un approccio sempre più assertivo nella governance globale: non può fare a meno di questo importante strumento per far sentire la propria voce sulla scena internazionale.
È in questo contesto che, sotto la leadership di Xi Jinping, la traduzione politica acquisisce slancio come mezzo per proiettare la posizione cinese nelle questioni globali e dare voce al paese nella politica internazionale.
La nota dell’editore, pubblicata nelle prime pagine della versione inglese del primo volume di Xi Jinping tan zhiguo lizheng, illustra chiaramente questa funzione della traduzione dei discorsi, chiarendo che il libro si propone di “to respond to rising international interest and to enhance the rest of the world’s understanding of the Chinese government’s philosophy and its domestic and foreign policies”.23)Xi Jinping, The Governance of China I (Beijing: Foreign Languages Press, 2014).
Un confronto con le note al secondo e al terzo volume suggerisce il crescente valore strategico attribuito allo strumento della traduzione politica: mentre il secondo volume intende “to reflect the evolution of Xi Jinping Thought on Socialism with Chinese Characteristics for a New Era and to help Chinese and foreign readers gain a full appreciation of the depth and innovation that it offers”,24)Xi Jinping, The Governance of China II (Beijing: Foreign Languages Press, 2017). il terzo volume aspira a “to help officials and the public understand and apply Xi Jinping Thought on Socialism with Chinese Characteristics for a New Era, to strengthen their commitment to the Four Consciousnesses, the Four-sphere Confidence and the Two Upholds, and also to help the international community gain a full appreciation of the thought and the reasons for the success of the CPC, Marxism and Chinese socialism”.25)Xi Jinping, The Governance of China III (Beijing: Foreign Languages Press, 2020). L’evoluzione degli intenti dell’opera nel tempo è evidente: dalla cauta ricerca di comprensione reciproca del primo tomo, si approda all’elogio – quantomeno immodesto – dei successi della leadership di Xi Jinping del terzo volume. Gradualmente la traduzione delle raccolte di discorsi sembra non essere più concepita solo come un mezzo per “fostering an understanding in the foreigners about Chinese situations and policies”,26)Zhang Yuanyuan 张援远, “Tantan lingdaoren yuly yingyi de ji ge wenti 谈谈领导人言论英译的几个问题 (Alcune questioni riguardanti la traduzione in inglese delle dichiarazioni dei leader), Zhongguo fanyi 中国翻译25, 1, 2004, 55. ma anche come un modo per portare la comunità internazionale a comprendere meglio il peculiare concetto cinese di sviluppo e la politica estera del paese, affinché possano costituire modelli e riferimenti utili anche al di fuori dei confini cinesi.
Nelle seguenti sezioni si tenterà di dare conto del fenomeno della traduzione delle raccolte di discorsi alla luce di queste considerazioni e, pertanto, si escluderanno dalla trattazione le pur numerose traduzioni in mongolo, tibetano e uiguro, che soddisfano requisiti differenti, dal momento che sono rivolte alle minoranze etniche della RPC.27)Alcune delle osservazioni riportate nel presente contributo a proposito delle raccolte di discorsi di Xi Jinping in lingue straniere sono presenti anche in Tanina Zappone, “Translating China’s Power. The Collaborative Work Practice of Translating The Governance of China”, in Riccardo Moratto e Martin Woesler (a cura di), Diverse voices in Chinese Translation and Interpreting, (Singapore: Springer, in corso di stampa), il cui obiettivo è indagare il processo traduttivo, collettivo e istituzionalizzato, che ha generato l’edizione italiana del volume Xi Jinping tan zhiguo lizheng I.
Le istituzioni coinvolte
Prima di procedere a una panoramica delle traduzioni più rilevanti, è utile osservare l’identità e la natura delle istituzioni più frequentemente coinvolte nella compilazione delle raccolte. I volumi considerati nel presente contributo sono per lo più il risultato del lavoro svolto dai seguenti enti:
- Ufficio informazione del Consiglio di Stato (Guowuyuan xinwen bangongshi 国务院新闻办公室), ente governativo fondato dallo Stato nel 1991, dopo la crisi di Tian’anmen, per rafforzare la rappresentazione del paese presso l’opinione pubblica mondiale;
- media nazionali, come China Daily (Zhongguo ribao 中国日报), Quotidiano del popolo (renmin ribao 人民日报), CCTV (Zhongguo zhongyang dianshitai 中国中央电视台);
- Amministrazione cinese per l’editoria in lingue straniere (Zhongguo waiwen chuban faxing shiye ju 中国外文出版发行事业局, abbreviato in Zhongguo waiwen ju 中国外文局), un organo semi-ministeriale istituto nel 1949 sotto il Comitato Centrale del PCC allo scopo di raggiungere un pubblico internazionale attraverso libri, periodici, prodotti audio-video e siti web in lingue straniere;
- Istituto per la ricerca sulla storia e la letteratura del partito (zhongyang dang shi he wenxian yanjiu yuan 中央党史和文献研究院), un centro di ricerca specializzato in storia e ideologia del partito, controllato direttamente dal Comitato Centrale. Nel 2018, l’Istituto ha assorbito l’Ufficio centrale di compilazione e traduzione (zhongyang bianyi ju 中央编译局), organo incaricato di tradurre documenti di partito e rapporti governativi dal 1953 al 2018.
La maggior parte dei progetti di traduzione dei discorsi di Xi Jinping sono quindi il risultato dello sforzo congiunto dell’amministrazione dello stato, del Partito e i media.
Le due case editrici principalmente coinvolte nella pubblicazione e distribuzione all’estero dei discorsi di Xi Jinping sono la Casa editrice in lingue straniere (waiwen chubanshe 外文出版社) e la Casa editrice del popolo. La prima fa parte della Amministrazione cinese per l’editoria in lingue straniere; entrambe appartengono alla macchina di propaganda del PCC, e il loro lavoro è sottoposto, indirettamente, alla supervisione del Dipartimento della Propaganda del Comitato Centrale del PCC (zhonggong zhongyang xuanchuan bu 中共中央宣传部). Tuttavia, mentre l’obiettivo della Casa editrice in lingue straniere è quello di servire come “the link for China’s best to reach the world beyond”, la Casa editrice del popolo è “the most important publisher of the Party and state in the politics sector since the founding of the People’s Republic of China”.28)China Book International, “People’s Publishing House (The Oriental Press)”, 2009. Non sorprende quindi che le raccolte specificamente progettate per essere tradotte in lingue straniere siano spesso pubblicate – e tradotte – dalla prima delle due.
In alcuni casi, l’impulso a intraprendere progetti di traduzione è venuto dal Chinese Book International Promotion Plan (CBI). Il piano è stato attuato nel 2004 con l’approvazione dell’Ufficio informazione e dell’Amministrazione di stato per la radio e la televisione; alla fine del 2015 aveva già portato alla firma di oltre 1400 accordi con 564 editori in 71 paesi.29)China Book International, “Window into China”. Insieme al programma di donazione di libri “Window into Cina”, avviato nel 2005, il piano mira a sfruttare la traduzione come mezzo per diffondere la cultura cinese nel mondo, rendere la realtà cinese più familiare ai lettori stranieri “and thereby improving China’s status and international influence”. Il sito web del progetto spiega che l’obiettivo è “to select books that suit foreign audiences best among published books on Chinese politics, economy, society, history, culture and science and donate them to well-known libraries in other countries” (Window into Cina).
Le raccolte di discorsi tradotte in lingue straniere
Le parole di Xi Jinping, come si è detto, circolano ben oltre i confini della RPC, anche nella loro traduzione in lingue straniere.
Un lavoro completo di catalogazione dei più importanti discorsi e scritti di Xi Jinping in inglese, ad esempio, è svolto regolarmente dall’Ufficio Informazione del Consiglio di Stato e dal China Daily. Il primo dedica alle parole del Presidente una apposita sezione del proprio portale web in inglese, intitolata “Xi Jinping: The Governance of China”; il secondo gestisce sul proprio sito una sezione chiamata “Xi’s Moment”. Entrambi i siti web vantano infografiche accattivanti, appositamente progettate per visualizzare su dispositivi cellulari le citazioni del Presidente in un formato facile da consultare e memorizzare; i contenuti spaziano dalle dichiarazioni in tema di diplomazia, al concetto di sviluppo scientifico, dalle metafore utilizzate da Xi durante le “due sessioni” alle sue osservazioni sulla prevenzione e il controllo delle epidemie. Reperire sul web le traduzioni in inglese dei discorsi del presidente cinese è, comunque, un’operazione piuttosto semplice, grazie anche al contributo dei siti delle rappresentanze diplomatiche della RPC e dei portali multilingue dei media cinesi, che rendono disponibili online molti discorsi in traduzione, e dedicano intere sezioni alle citazioni del presidente.30)Si pensi, a titolo esemplificativo, ai video confezionati da Radio Cina internazionale, sotto il titolo Classics quoted by Xi, in cui vengono presentate una serie di citazioni classiche tratte dai discorsi di Xi, allo scopo di far comprendere le scelte di governo di Xi, ma anche “help to comprehend the essence of traditional Chinese culture”.
Ma è soprattutto il numero di libri tradotti a colpire. Oltre al summenzionato Xi Jinping tan zhiguo lizheng, infatti, molte altre raccolte sono state pubblicate in più lingue. Spesso si tratta di opere costruite intorno a uno specifico slogan politico.
Gli slogan politici (tifa 提法 o kouhao 口号) sono una costante della politica cinese: tutte le generazioni di leader della RPC hanno suggellato il proprio mandato con slogan originali, poi sanciti nella Costituzione. Ciò che contraddistingue la dirigenza di Xi Jinping è l’aspirazione evidente ad estendere l’effetto degli slogan oltre i confini nazionali per raggiungere e coinvolgere il pubblico straniero. Un fenomeno avviato in sordina – dopo anni di leadership di basso profilo – con lo slogan “hexie shijie” 和谐世界 (mondo armonioso) lanciato da Hu Jintao, ma che ha acquisito sempre maggiore spessore negli ultimi anni.
Una delle prime raccolte tradotte è proprio dedicata allo slogan del “sogno cinese” (Zhongguo meng 中国梦), lanciato nel 2013 a suggello della transizione alla nuova dirigenza di Xi Jinping. Il summenzionato volume Xi Jinping guangyu shixian zhonghua minzu weida fuxing de Zhongguo meng lunshu zhaibian viene adattato al pubblico straniero e tradotto in inglese, francese, spagnolo, russo, giapponese, coreano e arabo solo un anno dopo l’uscita della raccolta originale cinese, nel 2014. Lo slogan del sogno cinese, in effetti, rivela presto le sue potenziali connotazioni universalistiche. Come osserva Zhou Jing nel 2013, “il sogno cinese è un sogno aperto, inclusivo, condiviso, è il sogno di una nazione, ma ancor più un sogno del mondo (Zhongguo meng shi kaifang de、baorong de 、gongxiang de,Zhonguo meng shi minzu de, geng shi shijie de “中国梦”是开放的、包容的、共享的,“中国梦”是民族的,更是世界的)”.31)Zhou Jing 周静, citato in Tanina Zappone, “The Chinese Dream in the Mirror of the European Desire: Differences, Similarities and Insights in the Eyes of Chinese Scholars”, in Alexander Alexiev e Pawel Zygadlo (a cura di), China and the World: Language, Culture, Politics. Papers from the International Conference, jointly organized by the Department of Sinology at Sofia University “St. Kliment Ohridski” and the Department of China Studies at Xi’an Jiaotong – Liverpool University (Sofia: St. Kliment Ohridski University Press, 2020), 29-36. La traduzione dei discorsi serve quindi lo scopo di far circolare all’estero il manifesto di questo grandioso progetto di rinascita e sviluppo collettivo, potenzialmente mirato a coinvolgere tutti i popoli del mondo, e di far conoscere la figura del nuovo e ambizioso leader che lo promuove.
Anche intorno allo slogan “renlei mingyun gongtongti” 人类命运共同体 (comunità umana dal destino condiviso), vengono sviluppati diversi progetti di traduzione. La raccolta Lun jianchi tuidong goujian renlei mingyun gongtongti 论坚持推动构建人类命运共同体 (Sulla costruzione di una comunità umana dal destino condiviso), contenente ottanta discorsi e pubblicata in cinese nel 2018, nel giro breve di due anni viene tradotta in inglese, francese e giapponese. L’obiettivo evidente è quello di introdurre il lettore straniero a questo originale concetto della politica estera cinese, che pone la RPC al centro, come modello di potenza pacifica in grado di guidare l’umanità; un traguardo forse non troppo lontano, se si considera che nel 2017 lo slogan appare già in alcune risoluzioni delle Nazioni Unite.
Naturalmente, il lavoro del traduttore dal cinese contempla più spesso quei discorsi originariamente prodotti con lo scopo di raggiungere un target straniero. I discorsi tenuti alle Nazioni Unite, ad esempio, vengono ampiamente tradotti e distribuiti all’estero. In particolare, sono stati oggetto di grande attenzione i primi interventi all’ONU, che hanno fornito l’occasione di illustrare al mondo l’agenda internazionale della Cina e rassicurare la comunità internazionale sulle intenzioni pacifiche del colosso cinese sotto la nuova dirigenza. Il primo discorso all’ONU, tenuto il 28 novembre 2015, è stato tradotto in molte lingue (tra cui spagnolo, francese, inglese e arabo). Significativamente il volume che ne contiene la trascrizione, acquistabile online, è intitolato in inglese China is Here for Peace: President Xi Jinping’s Speech at the UN Peacekeeping Summit, mentre il titolo originale del discorso nella traduzione ufficiale all’ONU è in realtà Working Together to Forge a New Partnership of Win-Win Cooperation and Create a Community of Shared Future for Mankind.32)La traduzione ufficiale del discorso alle Nazioni Unite è disponibile al link https://gadebate.un.org/sites/default/files/gastatements/70/70_ZH_en.pdf. Il lavoro di adattamento è evidente. Gli altri discorsi tenuti nella stessa occasione sono raccolti e pubblicati in un volume edito contemporaneamente in cinese, inglese, francese e giapponese, intitolato in inglese Selected Speeches of Xi Jinping at the United Nations 2015.
Nel gennaio 2017 la Casa editrice in lingue straniere, insieme all’Amministrazione per l’editoria in lingue straniere, pubblica in inglese e in cinese una raccolta di diciassette discorsi pronunciati durante il vertice dei leader del G20 ad Hangzhou nel 2016: Xi Jinping Selected Speeches at the G20 Hangzhou Summit (dall’originale Xi Jinping ershi guo jituan lingdaoren Hangzhou fenghui jianghua xuanbian 习近平二十国集团领导人杭州峰会讲话选编). Il G20 cinese costituisce un’altra grande opportunità per mettere a punto la narrazione strategica verso l’estero, con particolare riferimento al ruolo dell’economia cinese nel sistema globale. I discorsi infatti trasmettono l’immagine trionfale di un paese in grado di trainare l’economia mondiale, attivamente partecipe ai meccanismi di sviluppo e guidato da una leadership affidabile e lungimirante, immune da quel virus dell’instabilità politica che sembra dilagare nell’Occidente populista.
Come si è visto, nella maggior parte dei casi l’edizione in lingue straniere segue di poco la pubblicazione dell’originale cinese; in alcuni casi il testo viene addirittura pubblicato contemporaneamente in più lingue. Tuttavia può capitare che l’opera di traduzione riguardi discorsi tenuti tempo addietro. Un esempio è la raccolta Baituo pinkun 摆脱贫困 (Liberarsi dalla povertà) edita per la prima volta nel luglio 1992 e ristampata nell’agosto 2014 dalla Fujian People’s Publishing House. Nel 2016 la raccolta viene tradotta e pubblicata in inglese con il titolo Up and Out of Poverty Selected Speeches in Fujian. L’edizione inglese del libro, contenente ventinove discorsi pronunciati tra settembre 1988 e maggio 1990, durante l’incarico di Xi Jinping a Ningde (Fujian), è curata dal Segretariato del Comitato cinese di follow-up del Forum sulla cooperazione Cina-Africa. Il coinvolgimento del Comitato costituisce un indizio utile a intuire la strategia comunicativa che sottende il progetto editoriale: il volume, originariamente mirato a fornire ai funzionari del PCC raccomandazioni e consigli sulla lotta alla povertà in Cina, diventa una sorta di manuale per i paesi in via di sviluppo che possono attingere dall’esperienza cinese modelli di crescita e riforma; un prodotto di propaganda esterna, un tassello nella narrazione del successo dello sviluppo cinese.
D’altronde tutti i volumi di cui si è fin qui detto potrebbero essere considerati, al di là del loro significato informativo, come costituenti di questa narrazione entusiastica dei successi della governance cinese, che si declina ben al di là del settore editoriale in prodotti di varia natura, come i documentari The Pillars of a Great Power (da guo zhong qi 大国重器), Craftsmen of the Nation (da guo gongjiang 大国工匠) e Amazing China, tutti realizzati negli ultimi quattro anni. E, a questo riguardo, merita certamente un cenno anche il volume Daguo zhan “yi” – 2020 Zhongguo zuji xinguan feiyan yiqing jingxing zhong 大国战“疫”——2020中国阻击新冠肺炎疫情进行中 (Una grande potenza combatte l’epidemia – la Cina contro l’epidemia da nuovo coronavirus in corso nel 2020). Il libro – secondo quanto riportato dalla stampa cinese – non costituisce una vera e propria raccolta di discorsi, ma una compilazione realizzata attingendo a centinaia di report dei media cinesi, scelti per illustrare la “vicinanza al popolo, la missione, la visione strategica lungimirante, e la leadership straordinaria [di Xi Jinping] come leader di una grande potenza (wei daguo lingxiu de wei min qinghuai, shiming dandang, zhanlüe yuanjian he zhuoyue lingdaoli 为大国领袖的为民情怀、使命担当、战略远见和卓越领导力)” nella gestione della pandemia.33)Xinhua, “Daguo zhan ‘yi’ jinqi chuban” 大国战“疫”近期出版 (In uscita il volume Daguo zhan “yi”), 26 febbraio 2020.
Quando ne annuncia l’uscita imminente, nel febbraio 2020, la stampa cinese rende noto che si tratta di un “testo multilingue” (duowenban tushu 多文版图书) edito anche in inglese, francese, spagnolo, russo e arabo.Tuttavia, poche settimane dopo, il volume scompare dalle piattaforme di e-commerceche ne avevano reso disponibile la prevendita (Taobao, Dangdang etc). I tentativi degli editori di giustificare il ritardo con l’impatto sulla lavorazione della pandemia, non suonano credibili. A distanza di molti mesi dall’annuncio è invece evidente che le numerose critiche che il volume aveva suscitato dentro e fuori la Cina abbiano indotto a bloccare la pubblicazione. I toni propagandistici del libro, che – sicuramente anche in risposta alle accuse sulla cattiva gestione iniziale dell’epidemia, scatenata da un virus di “origine cinese” – presentava quello della RPC come un caso di successo, un modello da imitare all’estero, e l’epidemia stessa come una storia a lieto fine34)David Bandurski, “A Fairy Tale Ending”, China Media Project, 27 febbraio 2020. (proprio mentre il contagio cominciava a dilagare nel resto del mondo) avevano urtato molti: l’operazione stonava con il contesto di grande sofferenza di una pandemia tutt’altro che risolta.35)Yang Danxu, “Government-endorsed ‘Epidemic Textbook’ Taken off the Shelves: A Celebration too Soon?”, Think China, 4 marzo 2020. Per questo il progetto editoriale non ha mai visto la luce, e si è optato per la ben più sobria traduzione inglese della già citata raccolta Zai tongchou tuijin xinguan feiyan yiqing fangkong he jingji shehui fazhan gongzuo bushu huiyi shang de jianghua, attesa per dicembre 2020.36)CGTN, “Xi Jinping’s Discourses on Coordinating Epidemic Control with Development Published in English”, 13 dicembre 2020.
Il fallimento del progetto rivela chiaramente l’immaturità del metodo cinese, ancora saldamente ancorato ai toni rigidamente celebrativi di una propaganda vecchio stile, poco incline a quella flessibilità indispensabile per conquistare spazi, credibilità e consenso nel sistema dell’informazione globale.
Oltre le raccolte: storie e citazioni di Xi Jinping nell’editoria internazionale
Che le traduzioni dei discorsi di Xi Jinping non siano presentate sotto forma di discorsi integrali, ma si riferiscano piuttosto a parole chiave, slogan, espedienti retorici, storie e citazioni è un dato piuttosto comune tra i progetti traduttivi degli ultimi anni, spesso curati dai media cinesi.
Nel dicembre 2015, ad esempio, è stata pubblicata l’edizione inglese del volume Ping yi jin ren: Xi Jinping de yuyan liliang 平易近人:习近平的语言力量 (in inglese Xi Jinping Wit and Vision: Selected Quotations and Commentary). Il libro, edito dalla Casa editrice in lingue straniere e dalla Shanghai Jiaotong University, esamina e spiega alcune espressioni tratte dai discorsi, classificandole in immagini e metafore, proverbi e citazioni dai classici. Nelle intenzioni dell’autore Zhang Meifang, vice-console generale a New York, la pubblicazione “will help readers in America and around the world to learn more about the Chinese president’s thinking on governance, understand Chinese culture and wisdom, so as to promote elimination of Sino-US differences, and deepen mutual cooperation and mutual trust”.37)Niu Yue, “Xi’s Vision to be Spelled out in English”, China Daily (USA), 16 aprile 2016.
Un caso simile è il libro Xi Jinping: How to Read Confucius and other Chinese Classical Thinkers pubblicato nel 2015. Il volume non è né una raccolta né una traduzione – sebbene sia certamente ispirato al cinese Xi Jinping yong dian 习近平用典 (Le citazioni letterarie di Xi Jinping), edito lo stesso anno dal Quotidiano del popolo – ma il risultato del lavoro di un ex redattore di China Press, membro della Associazione degli scrittori cinesi, Zhang Fenzhi, che ha messo insieme discorsi e scritti di Xi sull’importanza del pensiero e della letteratura classica cinesi. Il testo fornisce delucidazioni sia sull’uso delle citazioni da parte del Presidente, sia sul significato e sul contesto originale dei testi citati, catalogandoli per temi (il governo nazionale, l’autocoltivazione, gli affari esteri etc.). L’editore è CN Times Beijing Media Time United Publishing Company Limited.
Un caso più recente è il volume Xi Jinping’s Adages. A Guide to the Chinese Leader’s Classical Allusions curato nell’ottobre 2020 dal Dipartimento della propaganda insieme con CCTV. Il testo è un adattamento dal summenzionato Ping yu ‘jin’ ren, di cui sembrano esistere altre undici versioni in altrettante lingue, tra cui coreano, giapponese e arabo.38)Xinhua, “Ping ‘yu’ jin ren – Xi Jinping zong shuji yongdian alaboyu xinshu fabuhui ji zuotanhui zai Moluoge shoudu Labate juxing” 平“语” 近人——习近平总书记用典阿拉伯语版新书发布会暨座谈会在摩洛哥首都拉巴特举行 (Una conferenza e un seminario si sono tenuti a Rabat, capitale del Marocco, per l’uscita della versione araba volume La “lingua” di Ping vicina alla persone. Citazioni del segretario generale Xi Jinping), 10 dicembre 2019. Nella nota a inizio volume l’editore spiega che il progetto celebra l’avvenuta riconciliazione della Cina di oggi con la propria eredità culturale: “This books shows how, in a way, things have come full circle. Education and tradition once frowned upon by the CPC, are now held up as important prerequisites for the country’s future development”. Ancor più elequontemente una successiva nota dall’editore cinese collega i contenuti del libro al concetto di “autostima/fiducia culturale (wenhua zixin 文化自信)”, una nozione chiave della dirigenza di Xi, che ha fatto della ricerca del soft power culturale e della “costruzione di una potenza culturale socialista (jianshe shehui zhuyi wenhua qiangguo 建设社会主义文化强国)” obiettivi dichiarati del proprio governo.39)Guangming ribao 光明日报, Minzu weida fuxing yao yi zhonghua wenhua fazhan fanrong wei tiaojian ——xuexi linghui Xi Jinping zong shuji zai Shandong kaocha shi zhongyao jianghua jingshen 民族伟大复兴要以中华文化发展繁荣为条件—学习领会习近平总书记在山东考察时重要讲话精神 (Il grande ringiovanimento della nazione deve poggiare sullo sviluppo e sulla fioritura della cultura cinese. Studiare e comprendere lo spirito dell’importante discorso del Segretario Generale Xi Jinping durante la sua ispezione nello Shandong), 4 dicembre 2013. Qui, di nuovo, la figura del leader si erge come esempio della nazione, si fa incarnazione del percorso che il paese deve intraprendere, poggiando sui solidi pilastri della propria storia e della propria tradizione culturale, per raggiungere l’obiettivo di un originale sviluppo innovativo (chuangxin fazhan 创新发展).
Tutti i volumi considerati in questa sezione sono esemplificativi di come, attraverso i libri, la propaganda cinese tenti di presentare il leader come personificazione della nazione, della sua cultura, del suo prestigio, e dei suoi successi. Tutti celebrano la capacità del leader (e del paese) di far sì che il passato serva il presente, per creare, attrarre, persuadere, affabulare.
Narrating China’s Governance: Stories in Xi Jinping’s Speeches, un volume pubblicato in formato open access da Springer e dalla Casa Editrice del Popolo nel 2020, è l’esempio più eclatante di questo metodo. Il testo è la traduzione in inglese dell’originale Xi Jinping jiang gushi 习近平讲故事 (Xi Jinping racconta) del 2017; quello stesso anno sono stati firmati accordi anche con Chance Group e Duan Press – due editori molto vicini al governo cinese – per le versioni russa e giapponese del libro.40)David Bandurski, “The Fable of the Master Storyteller”, China Media Project, 29 settembre 2017.
Il volume supera la raffigurazione ricorrente di un leader colto e autorevole, permeato dai valori e dalla cultura del paese che rappresenta, per descrivere il Presidente come un abile narratore, in grado di raggiungere e conquistare ogni sorta di uditorio con la sua ars oratoria. Il libro, infatti, raccoglie oltre centro storie raccontate da Xi nel corso degli anni, le organizza per materia e ne fornisce spiegazioni dettagliate.
A marzo 2019, il gruppo China Children’s Press and Publication, Casa Editrice del Popolo e Bononia University Press, con il sostegno dell’Istituto Confucio locale, pubblicano la versione italiana di un adattamento per teenager dello stesso testo: Xi Jinping Tells Stories for Teenagers (in italiano, Xi Jinping racconta). L’impianto narrativo è identico, ma il volumetto contiene solo quarantasei storie. È degno di nota il fatto che entrambe le versioni vantino la collaborazione di case editrici accademiche straniere, un elemento che certamente contribuisce ad accrescerne il prestigio.
In entrambi i formati le storie sono classificate in due grandi aree tematiche: affari interni (“About domestic affairs” / “Alla Cina”) e affari esteri (“About foreign affairs” / “Al mondo”). Le storie contenute nella prima sezione sono attinte da un patrimonio di conoscenze condiviso con l’uditorio cinese, cui erano originariamente destinate; richiamano aneddoti e personaggi della storia antica e recente, o delle tradizioni culturali cinesi. Sono raggruppate in quattro categorie: onestà al governo (Stories of Incorrupt Government), nobili caratteri (Stories of Morals), grandi aspirazioni (Stories of Inspiration), la gestione dello stato (Stories of Governance). L’obiettivo di questa parte del libro è far sì che, attraverso le storie di Xi Jinping, si dipani un racconto autenticamente cinese della cultura cinese, della sua storia antica e del suo recente percorso di riforma e sviluppo.
La seconda sezione – più corposa – contiene invece episodi narrati da Xi Jinping in occasione di incontri con il pubblico straniero. Racconta storie di personaggi più o meno noti della storia mondiale, amici della Cina, scrittori, scienziati, musicisti, medici, ma anche studenti e volontari. La stessa via della seta prende vita come protagonista di diverse di queste storie, catalogate in cinque sezioni: amicizia tra i popoli (Stories of Friendship Between the People), cooperazione internazionale (Stories of Relationship Between the Countries), integrazione culturale (Stories of Cultural Fusion), amicizia tra paesi (Stories of Historical Emotions), scambi culturali (Personal Experiences). Amicizia, pace, cooperazione e sviluppo comune sono di gran lunga le nozioni più importanti di questa seconda sezione, che mira a presentare il modo cinese di partecipare alla governance globale e condividere il proprio destino con quello degli altri paesi del mondo.
Ciascun aneddoto è seguito da un approfondimento utile a fornire al lettore elementi utili a capire non solo la storia e i personaggi raccontati da Xi Jinping, ma anche il contesto specifico in cui la narrazione è avvenuta. Nelle parole di uno dei curatori, “what inspired us to compile this book, Narrating China’s Governance: Stories in Xi Jinping’s Speeches,was that we hope to show readers a way of learning the art of consensus and help them understand how to manage state affairs, to tell the stories of China more compellingly, and to write new stories of China together”.41)People’s Daily, Department of Commentary, Narrating China’s Governance: Stories in Xi Jinping’s Speeches (People’s Publishing House, Springer Open, 2020), IX.
Impiegando un artificio noto alla tradizione narrativa del PCC, il testo avvicina alle grigie ideologie socialiste attraverso le storie colorate e coinvolgenti di molti personaggi paradigmatici. Nondimeno, tra questa moltitudine di caratteri, l’eroe cui si intende certamente dare maggiore risalto è senza dubbio lo stesso Xi Jinping. La figura del narratore si staglia sullo sfondo delle sue tante storie; è sua la voce che racconta non solo quella Storia della Cina che i media occidentali vengono spesso accusati di mistificare, ma anche quella Storia dell’umanità in cui la Cina di Xi si appresta a giocare un ruolo sempre più centrale; è lui a “rimpossessarsi del microfono” della Storia, per dare voce a quella aspirazione verso una vita sempre più felice, che è il fulcro del sogno cinese di oggi.
E ancora: l’enfasi che l’opera pone sugli eroi non celebrati dalla grande Storia e sul contributo essenziale dei più umili, insieme con il ricorso all’espediente narrativo della parabola – in grado di raggiungere anche uditori intellettualmente modesti –, mira certamente a consolidare l’immagine di Xi come “Presidente del popolo”, vicino ai più deboli. Un’effige questa quasi sempre rintracciabile nei prodotti qui presi in esame, a fianco a quella del “leader” (lingxiu 领袖) di grande levatura morale e intellettuale, tratteggiata, ad esempio, attraverso le immagini pubblicate a corredo dei discorsi nella serie Xi Jinping tan zhiguo lizheng.
Considerazioni conclusive
Se le raccolte di Xi Jinping in Cina svolgono la funzione di esaltare la figura del leader, costruire consenso, informare e istruire cittadini e funzionari di partito, la loro traduzione in lingue straniere risponde principalmente al bisogno di celebrare la figura del leader “as ‘the first speaker’ of China’s stories”.42)People’s Daily, Department of Commentary, Narrating China’s Governance, 265. Dopotutto, “raccontare bene la storia della Cina e diffondere adeguatamente la voce della Cina nel modo” (jiang hao Zhongguo gushi, chuangbo hao Zhongguo shengyin 讲好中国故事,传播好中国声音) sono priorità su cui più volte, a partire dal 2014, lo stesso Xi ha richiamato l’attenzione.43)Caixin 财新, “Xi Jinping jiangshu ‘Zhongguo gushi’ quanshi guanfang waijiao yuyan xin ‘wendu’” 习近平讲述“中国故事” 诠释官方外交语言新 “温度” Xi Jinping racconta le “storie della Cina” e interpreta I nuovi toni del linguaggio diplomatico ufficiale, 24 aprile 2015. La capacità di costruire una narrazione accattivante è considerata uno strumento imprescindibile “nella lotta per il potere discorsivo internazionale” zhengqu guoji huayuquan 争取国际话语权), oltre che il modo migliore per aumentare “l’influenza cinese sul sistema internazionale della comunicazione” (tisheng guoji chuanbo yingxiangli 提升国际传播影响力).44)Wang Shucheng 王树成, “Zhengqu guoji huayuquan shi women zhe yidai meitiren de shiming” 人民日报人民要论:争取国际话语权是我们这一代媒体人的使命 (Lottare per il potere discorsivo internazionale è la missione della nostra generazione di operatori dei media), Renmin Wang 人民网, 29 dicembre 2016.
Le collezioni, quindi, mirano sostanzialmente a presentare il Presidente come un leader carismatico e autorevole, incarnazione dei valori più importanti della Cina di ieri e di oggi, ma soprattutto abile narratore. I risultati di questo sforzo sembrano apprezzabili, se si considerano i numeri relativi alle vendite: The Governance of China III (l’edizione inglese di Xi Jinping tan zhiguo lizheng), ad esempio, si colloca alla posizione #57,401 tra i libri più venduti su Amazon.com. Tuttavia il dato, di per sé confortante dal punto di vista della macchina della propaganda cinese, va ancora ridimensionato rispetto ai risultati delle vendite di un altro volume, A Promised Land di Barack Obama. Il primo posto in classifica del carismatico ex Presidente USA è un obiettivo ancora piuttosto lontano dalla portata della attuale leadership cinese.
Negli ultimi decenni la RPC ha investito enormi risorse nella promozione di un’immagine positiva del paese, con l’obiettivo originario di eliminare eventuali ostacoli allo sviluppo interno. Sotto la leadership forte di Xi, i contorni di questa immagine hanno raggiunto una definizione più nitida: la Cina di oggi mira a presentarsi come una grande potenza, pronta a raccogliere i frutti di decenni di politiche economiche di grande successo; una potenza pacifica, ma autorevole e assertiva sulla scena internazionale. Questo ritratto non è solo destinato a riconquistare l’attenzione e l’interesse – se non l’ammirazione – del pubblico straniero, a guadagnare spazio e autorevolezza nel sistema globale della politica e dell’informazione, ma anche a costruire quel consenso interno, che un regime autoritario monopartitico, come quello guidato dal PCC, rischia di vedere continuamente sottoposto a scrutinio da parte di una società sempre più agiata, colta e consapevole.
Nella già citata raccolta sul lavoro ideologico pubblicata nel 2020, Xi Jinping insiste sulla necessità di sfruttare il fascino della cultura cinese per costruire coesione interna e consenso internazionale; individua nei media – e internet, in particolare – i principali campi di battaglia della lotta per il soft power nternazionale; sostiene che “il lavoro di propaganda verso l’opinione pubblica deve essere intensificato, le questioni online e offline, nazionali e internazionali, maggiori e minori devono essere coordinate per creare un ambiente di grande fiducia, calore e sostegno popolare” (xuanchuan yulun gongzuo yao jiada lidu, tongchou wangshang wangxia, guonei guoji, dashi xiaoshi, yingzao qiang xinxin, nuan renxin, ju renxin de huanjing fenwei 宣传舆论工作要加大力度,统筹网上网下、国内国际、大事小事,营造强信心、暖人心、聚民心的环境氛围); chiama a raccolta gli esponenti del mondo dell’arte, della letteratura, della storia affinché si mettano al servizio della leadership del PCC, nella costruzione di una potentissima offensiva sul piano della battaglia ideologia e della propaganda. Tuttavia Xi Jinping insiste pure sulla necessità di continuare a porre l’ideologia marxista al centro, come guida e contenuto essenziale di questa offensiva; mette in guardia sul rischio grave di confondere forma/mezzo e sostanza/contenuto.
In un mondo in cui marxismo, comunismo e dialettica materialista sono istanze di una sparuta minoranza, la missione di usare queste ideologie per “rispondere in modo proattivo alle preoccupazioni internazionali, influenzare efficacemente l’opinione pubblica internazionale, e infondere tinte più calde nell’opinione pubblica attuale” (zhudong huiyong guoji guanqie, youxiao yingxiang guoji uilun, wei dangqian yulun rongru genduo nuansediao主动回应国际关切、有效影响国际舆论,为当前舆论融入更多暖色调)45)Renmin wang 人民网, “Xi Jinping tongzhi lun dang de xuanchuan sixiang gongzuo shuyao pianmu jieshao” 习近平同志 “论党的宣传思想工作” 主要篇目介绍 (Introduzione alle sezioni principali del volume del compagno Xi Jinping Sul lavoro di propaganda ed ideologico del Partito), 10 novembre 2020. sembra impossibile.
Quella del leader cinese carismatico, dell’affabulatore, dell’abile cantastorie, in grado di catturare l’attenzione, di affascinare i suoi ascoltatori, veicolando efficacemente messaggi dal forte impatto persuasivo, è una storia interessante. Ma finché dogmi e ideologie politiche vetuste continueranno a innervare le narrazioni, buona parte dell’uditorio straniero non si lascerà conquistare. E la storia del grande affabulatore resterà essa stessa una favola, ancora tutta da reinventare.
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Immagine: discorsi del leader, foto di Tanina Zappone
Tanina Zappone è Ricercatore a tempo determinato di tipo B presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino. La sua ricerca si focalizza sull’analisi della diplomazia pubblica della Repubblica Popolare Cinese e del discorso politico cinese rivolto all’estero.
↑1 | Per il titolo, vedi Walter Mehring, The Lost Library (New York: Bobbs and Merrill, 1951). |
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↑2 | Gino Roncaglia, La quarta rivoluzione: sei lezioni sul futuro del libro (Bari: Editori Laterza, 2010), Introduzione. |
↑3 | Mario Infelise, I libri proibiti: Da Gutenberg all’Encyclopèdie (Bari: Editori Laterza 1999). |
↑4 | Haig A. Bosmajian, Burning Books (Londond: McFarland and Company, Inc. Publishers, 2006). |
↑5 | Lucien X. Polastron, Libri al rogo (Milano: Sylvestre Bonnard, 2006), 98. |
↑6 | Si pensi all’opera di traduzione dei sutra dal sanscrito in cinese – lunga dieci secoli (150 d.C.-1150 d.C.) – che consente l’introduzione e lo sviluppo del buddismo in Cina; alle traduzioni di libri dal giapponese e da lingue europee relative alle scienze sociali, all’ingegneria, alla matematica e alla letteratura, da cui nella seconda metà del XIX secolo la dinastia Qing ricava i modelli necessari a tentare una tardiva riforma del sistema imperiale; alla traduzione di autori stranieri da cui letterati e intellettuali cinesi come Yan Fu, Lin Shu, Kang Youwei, Liang Qichao e Lu Xun, alla fine del XIX e l’inizio del XX secolo, desumono le conoscenze politiche, economiche, filosofiche necessarie a far avanzare il dibattito sulla situazione nazionale. |
↑7 | Il dato è particolarmente rilevante se si considera che le raccolte dei leader precedenti sono sempre state pubblicate a distanza di diversi anni dagli eventi correlati ai discorsi che contengono. Cfr. Tanina Zappone, “Translating Xi Jinping’s Speeches: China’s Search for Discursive Power between ‘Political Correctness’ and ‘External Propaganda’, Kervan, 22, 2018. |
↑8 | The Wall Street Journal, “Mao’s Little Red Book, Meet Xi Jinping’s Collected Speeches”, 18 agosto 2014. |
↑9 | Il database, curato da Renmin wang (人民网) e CCP News Network (Zhongguo gongchang dang xinwen wang 中国共产党新闻网), è raggiungibile all’indirizzo http://www.xinhuanet.com/politics/2017-09/13/c_129703236.htm. |
↑10 | Yang Xiangwen, “Xi Jinping’s New ‘Little Red Book(s)’”, Bitter winter, 31 gennaio 2020. |
↑11 | BBC News, “Zhongguo yaoqiu shu wan ming jizhe canjia ‘Xi sixiang’ zaixian kaoshi” 中国要求数万名记者参加“习思想”在线考试 (La Cina richiede a decine di migliaia di giornalisti di sostenere l’esame online “Il pensiero di Xi”), 14 ottobre 2019. |
↑12 | Il programma, intitolato Shehuizhuyi you dian chao 社会主义有点潮 (Il socialismo è trendy), è ideato dal Dipartimento della propaganda della provincia dello Hunan, in collaborazione con le televisioni locali. Vedi “Xi Jinping game show: How well do you know China’s leader?”, BBC News, 4 ottobre 2018. |
↑13 | VOA, “Gang mei: 2018 nian Zhongguo gaokao zuowen ti wei Xi Jinping ‘ca xie’” 港媒:2018年中国高考作文题为习近平“擦鞋” (Media di Hong Kong: la composizione per il gaokao cinese del 2018 è sul “Lustrascarpe” di Xi Jinping), 8 giugno 2018. |
↑14 | Li Mingxuan, “Xi Study Strong Nation in Practice – Smart Phone as Jailor”, Bitter winter, 11 marzo 2019. |
↑15 | The World, “A Little Yellow Book full of Xi Jinping Quotes is the New Version of Mao’s ‘Little Red Book’”, 18 gennaio 2019. |
↑16 | Richard McGregor, “Xi Jinping’s moment”, Research Report Open Access (Lowy Institute for International Policy, 2017), 2. |
↑17 | Si pensi ad esempio alla serie dedicata a ricostruire la vita di Xi Jinping attraverso interviste a persone che lo hanno conosciuto prima che diventasse Presidente, come il volume Xi Jinping de qi nian zhiqing suiyue 习近平的七年知青岁月 (Isette anni di Xi Jinping come giovane istruito), curato nel 2017 dalla Casa editrice della scuola centrale di Partito. |
↑18 | Sina News, “Cong Xi Jinping zhuzuo li neng duchu shenme” 从习近平著作里能读出什么 (Cosa possiamo imparare dalle opere di Xi jinping), 17 agosto 2014. |
↑19 | Lu Hui, “Book of Xi’s Discourses on Socialist Culture Published”¸ Xinhua, 15 ottobre 2017. |
↑20 | Si tratta dei volumi Xi Jinping xin shidai Zhongguo tese shehuizhuyi sixiang xuexi gangyao 习近平新时代中国特色社会主义思想学习纲要 (Linee generali del pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era), Xi Jinping xin shidai Zhongguo tese shehuizhuyi sixiang san shu jiang 习近平新时代中国特色社会主义思想三十讲 (Trenta discorsi sul pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era) e Xi Jinping xin shidai Zongguo tese shehuizhuyi sixiang jiben wenti 习近平新时代中国特色社会主义思想基本问题 (Questioni di base relative al pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era). I primi due tomi sono curati dal Dipartimento di propaganda e dalla Casa editrice del popolo, insieme alla Casa editrice Xuexi; il terzo è stato compilato dalla scuola di Partito, e dalla Casa editrice del popolo. |
↑21 | Il volume contiene estratti inediti da discorsi tenuti tra dicembre 2012 e novembre 2019. Vedi Xinhua, “Xi Jinping guanyu Zhongguo tese daguo waijiao lunshu zhaibian chuban faxing” 习近平关于中国特色大国外交论述摘编出版发行 (Estratti dai discorsi di Xi Jinping sulla diplomazia con caratteristiche cinesi tra grandi paesi), 5 gennaio 2020. |
↑22 | Christina Schäffner e Susan Bassnett, “Politics, Media and Translation – Exploring Synergies”, in Christina Schäffner e Susan Bassnett (a cura di) Political discourse, Media and Translation (Cambridge Scholars, 2010), 1–31, 2. |
↑23 | Xi Jinping, The Governance of China I (Beijing: Foreign Languages Press, 2014). |
↑24 | Xi Jinping, The Governance of China II (Beijing: Foreign Languages Press, 2017). |
↑25 | Xi Jinping, The Governance of China III (Beijing: Foreign Languages Press, 2020). |
↑26 | Zhang Yuanyuan 张援远, “Tantan lingdaoren yuly yingyi de ji ge wenti 谈谈领导人言论英译的几个问题 (Alcune questioni riguardanti la traduzione in inglese delle dichiarazioni dei leader), Zhongguo fanyi 中国翻译25, 1, 2004, 55. |
↑27 | Alcune delle osservazioni riportate nel presente contributo a proposito delle raccolte di discorsi di Xi Jinping in lingue straniere sono presenti anche in Tanina Zappone, “Translating China’s Power. The Collaborative Work Practice of Translating The Governance of China”, in Riccardo Moratto e Martin Woesler (a cura di), Diverse voices in Chinese Translation and Interpreting, (Singapore: Springer, in corso di stampa), il cui obiettivo è indagare il processo traduttivo, collettivo e istituzionalizzato, che ha generato l’edizione italiana del volume Xi Jinping tan zhiguo lizheng I. |
↑28 | China Book International, “People’s Publishing House (The Oriental Press)”, 2009. |
↑29 | China Book International, “Window into China”. |
↑30 | Si pensi, a titolo esemplificativo, ai video confezionati da Radio Cina internazionale, sotto il titolo Classics quoted by Xi, in cui vengono presentate una serie di citazioni classiche tratte dai discorsi di Xi, allo scopo di far comprendere le scelte di governo di Xi, ma anche “help to comprehend the essence of traditional Chinese culture”. |
↑31 | Zhou Jing 周静, citato in Tanina Zappone, “The Chinese Dream in the Mirror of the European Desire: Differences, Similarities and Insights in the Eyes of Chinese Scholars”, in Alexander Alexiev e Pawel Zygadlo (a cura di), China and the World: Language, Culture, Politics. Papers from the International Conference, jointly organized by the Department of Sinology at Sofia University “St. Kliment Ohridski” and the Department of China Studies at Xi’an Jiaotong – Liverpool University (Sofia: St. Kliment Ohridski University Press, 2020), 29-36. |
↑32 | La traduzione ufficiale del discorso alle Nazioni Unite è disponibile al link https://gadebate.un.org/sites/default/files/gastatements/70/70_ZH_en.pdf. |
↑33 | Xinhua, “Daguo zhan ‘yi’ jinqi chuban” 大国战“疫”近期出版 (In uscita il volume Daguo zhan “yi”), 26 febbraio 2020. |
↑34 | David Bandurski, “A Fairy Tale Ending”, China Media Project, 27 febbraio 2020. |
↑35 | Yang Danxu, “Government-endorsed ‘Epidemic Textbook’ Taken off the Shelves: A Celebration too Soon?”, Think China, 4 marzo 2020. |
↑36 | CGTN, “Xi Jinping’s Discourses on Coordinating Epidemic Control with Development Published in English”, 13 dicembre 2020. |
↑37 | Niu Yue, “Xi’s Vision to be Spelled out in English”, China Daily (USA), 16 aprile 2016. |
↑38 | Xinhua, “Ping ‘yu’ jin ren – Xi Jinping zong shuji yongdian alaboyu xinshu fabuhui ji zuotanhui zai Moluoge shoudu Labate juxing” 平“语” 近人——习近平总书记用典阿拉伯语版新书发布会暨座谈会在摩洛哥首都拉巴特举行 (Una conferenza e un seminario si sono tenuti a Rabat, capitale del Marocco, per l’uscita della versione araba volume La “lingua” di Ping vicina alla persone. Citazioni del segretario generale Xi Jinping), 10 dicembre 2019. |
↑39 | Guangming ribao 光明日报, Minzu weida fuxing yao yi zhonghua wenhua fazhan fanrong wei tiaojian ——xuexi linghui Xi Jinping zong shuji zai Shandong kaocha shi zhongyao jianghua jingshen 民族伟大复兴要以中华文化发展繁荣为条件—学习领会习近平总书记在山东考察时重要讲话精神 (Il grande ringiovanimento della nazione deve poggiare sullo sviluppo e sulla fioritura della cultura cinese. Studiare e comprendere lo spirito dell’importante discorso del Segretario Generale Xi Jinping durante la sua ispezione nello Shandong), 4 dicembre 2013. |
↑40 | David Bandurski, “The Fable of the Master Storyteller”, China Media Project, 29 settembre 2017. |
↑41 | People’s Daily, Department of Commentary, Narrating China’s Governance: Stories in Xi Jinping’s Speeches (People’s Publishing House, Springer Open, 2020), IX. |
↑42 | People’s Daily, Department of Commentary, Narrating China’s Governance, 265. |
↑43 | Caixin 财新, “Xi Jinping jiangshu ‘Zhongguo gushi’ quanshi guanfang waijiao yuyan xin ‘wendu’” 习近平讲述“中国故事” 诠释官方外交语言新 “温度” Xi Jinping racconta le “storie della Cina” e interpreta I nuovi toni del linguaggio diplomatico ufficiale, 24 aprile 2015. |
↑44 | Wang Shucheng 王树成, “Zhengqu guoji huayuquan shi women zhe yidai meitiren de shiming” 人民日报人民要论:争取国际话语权是我们这一代媒体人的使命 (Lottare per il potere discorsivo internazionale è la missione della nostra generazione di operatori dei media), Renmin Wang 人民网, 29 dicembre 2016. |
↑45 | Renmin wang 人民网, “Xi Jinping tongzhi lun dang de xuanchuan sixiang gongzuo shuyao pianmu jieshao” 习近平同志 “论党的宣传思想工作” 主要篇目介绍 (Introduzione alle sezioni principali del volume del compagno Xi Jinping Sul lavoro di propaganda ed ideologico del Partito), 10 novembre 2020. |