Ormai la Cina esercita nelle nostre società un’influenza sempre più vasta e visibile, e ciò implica la necessità, come sottolineava circa un anno e mezzo fa l’introduzione di Sinosfere, di cominciare “sul serio a fare i conti con i modi di fare e di pensare, i discorsi e le strategie retoriche, le narrazioni e le configurazioni valoriali” che dominano la vita delle società cinesi, non solo per una cerchia ristretta di esperti, ma anche per il grande pubblico.
A questo fine, riteniamo che i tempi siano maturi per la produzione di un’informazione e di un sapere sulla Cina che siano più approfonditi e consapevoli culturalmente, caratterizzati da una maggiore collaborazione e integrazione fra il mondo giornalistico e il mondo accademico, fra chi osserva e interpreta quotidianamente l’attualità cinese analizzandone gli eventi in presa diretta, e chi per formazione ne studia gli specifici processi culturali, osservando le traiettorie storiche anche di lunga durata che contribuiscono a innescare e dare forma agli specifici avvvenimenti sociali e interpretando le concrete rappresentazioni con cui a tali avvenimenti viene dato senso in loco. In linea con la vocazione de Il Manifesto, che mira a fare delle analisi che vanno oltre la mera fotografia del presente, e di Sinosfere, che come suggerisce il nome stesso mira da un lato a esplorare le molteplici rappresentazioni culturali prodotte nella “semiosfera” cinese mentre dall’altro cerca di portare il discorso specialistico “sinologico” sulla Cina in quella che un tempo si chiamava “sfera pubblica”, nasce questa prima collaborazione che si propone di pubblicare periodicamente degli speciali su temi sociali e culturali rilevanti nella Cina di oggi (tali speciali conterranno diversi articoli presenti in versione breve sulle pagine del Manifesto e in versione lunga sul sito online di Sinosfere e dello stesso Manifesto).
Dato che uno degli ambiti in cui l’affermazione mondiale della Cina e della sua influenza appare più evidente è quello dell’innovazione tecnologica, un settore cruciale sia per lo sviluppo economico del paese e l’evoluzione della sua struttura sociale, sia per le battaglie presenti e future per l’egemonia globale in un mondo dall’incerta transizione e dai fragili equilibri in (de)costruzione, si è scelto di incentrare questo primo speciale sul tema della tecnologia, nel tentativo di spiegare quali sono i processi in atto, ancor prima di giudicarli da un punto di vista “occidentale”.
Il futuro, oggi come oggi, sembra portare più minacce che promesse; a questo si aggiunge anche una radicata visione “tecno-orientalista” che unisce il tradizionale sospetto occidentale verso una Cina liberticida a una visione distopica della scienza (specialmente se dominata, appunto, dalla Cina).
In realtà, mentre la Cina è impegnata a tranquillizzare tutti, assicurando che la globalizzazione mondiale a trazione cinese sarà un destino comune, un futuro win-win che cercherà di portare benefici per tutti, e cerca di diffondere immaginari più positivi riguardo al futuro tecnologico mondiale, quanto sta succedendo in Cina nell’ambito tecnologico (e nelle sue derive securitarie), non è tanto diverso da quanto accade in Occidente e, anzi, ne influenza già alcune pratiche che se in Cina sono già realtà, in Occidente lo diventeranno molto presto.
Fumian & Pieranni, tecnologia, distopia, rassicurazione PDF
Immagine: foto di Brett Burton