Du Jin era un tatuatore e decoratore di successo prima di cedere, nel 2012, ai disordini di un disturbo bipolare. Fu allora che la sua vita, schiacciata fra depressione e mania, andò in pezzi come una bottiglia di vetro, e con essa la sua storia e la sua identità. Perduto il lavoro di Pechino, dopo avere provato alcune volte ad annientarsi Du Jin fece ritorno a Baotou, la sua città natale, dividendosi fra famiglia e alcuni istituzioni ospedaliere allo scopo di curarsi. La sua vita, tuttavia, si alternava fra astenia e insonnia, farmaci e abusi di alcolici, rimbalzando fra giorni letargici e rabbiose camminate notturne. Intanto, il mondo si sfocava e perdeva consistenza. Ma cosa succede quando l’io si sfarina, quando tutti i fili si spezzano, così che l’oggi non è più ciò che era ieri, gli specchi restituiscono ad occhi smarriti immagini sconosciute e nelle proprie scarpe risuonano i passi di un estraneo?
Per Du Jin cominciò un rapporto con il mondo fatto di ansie, vergogne, sensi di colpa e impulsi all’autolesionismo. Ciò che lo condannava, però, era soprattutto il silenzio, la mancanza di una voce, l’impossibilità di comunicare, di essere ascoltato; era la barriera invisibile che lo separava dal mondo, perché lo separava prima di tutto da se stesso.
Uno dei tanti giorni per le strade di Baotou, vagando senza meta per dimenticare il male
Dopo aver perso il lavoro come tatuatore Du Jin non ha più casa, e passa le notti in un ristorante di Pechino
La vita nella capitale svanisce, e Du Jin si prepara a far ritorno in famiglia, e a una vita da malato
In taxi verso la stazione dei treni, difficile immaginare dove porterà questo salto nel passato
Incontro con i vecchi amici per una fuga temporanea
Frammenti di uno smarrimento concluso a tarda notte
Un lungo silenzio copre i sonni diurni nella stanza familiare
Un negozio di tatuaggi è il rifugio preferito di Du Jin quando torna a meditare sulla sua vita
La scuola d’arte dove lavorava come modello porta indietro illusioni, disillusioni, speranze e rimpianti
A volte arriva un black out: le forze all’improvviso scompaiono e la vita torna a starsene dall’altra parte
Wu Hao ha lavorato come fotogiornalista per molti importanti media cinesi e internazionali. Fotografo documentarista indipendente, si interessa soprattutto alla vita delle persone comuni nella Cina che cambia